“I contratti nazionali in Germania riescono a tutelare i lavoratori e a garantire un servizio di qualità ma c’è un fenomeno di dumping che sta creando grossi problemi”. A fornire un quadro del mondo tedesco dell’igiene ambientale è Matthias Kramer, esponente di Ver.Di., oggi ospite dell’assemblea nazionale dei lavoratori dell’igiene ambientale della Fp Cgil in vista del rinnovo delle Rsu e Rllsa. In questa intervista ci offre uno spaccato unico del mondo dei servizi dell’igiene ambientale.

Matthias qual è il ruolo del pubblico in Germania? Cosa fa lo Stato e cosa gli enti locali?

Nei piccoli comuni ci sono delle gestioni locali, poi c’è il livello regionale e infine quello federale. Questi vari enti collaborano per far sì che tutta la catena dell’igiene ambientale sia compresa dal consumatore e che in questo modo il cittadino collabori ad avere un ambiente pulito.

Quali sono le condizioni dei lavoratori?

Ci sono varie situazioni nel settore della gestione dei rifiuti. C’è il settore pubblico che ha un salario garantito attraverso il contratto nazionale di lavoro del settore pubblico. Poi c’è il settore privato in cui i lavoratori sono pagati secondo l’accordo del contratto dei privati. E poi purtroppo ci sono anche aziende che pagano solo il salario minimo di circa 9 euro l’ora attualmente previsto. Queste aziende fanno parte di un gruppo che crea un fenomeno di dumping che sta creando grossi problemi.

Cosa fate nel versante della saluta e della sicurezza? Avete problemi ed eventualmente come li state affrontando?

Uno dei grandi argomenti attuali è il problema della gestione dello stress dei conducenti dei mezzi. Laddove abbiamo contratti collettivi a livello federale la sicurezza è garantita e c’è assoluto impegno a favore dell’argomento. Per quanto riguarda invece le aziende dove non c’è questa rappresentanza federale, dove non ci sono tutte le garanzie di cui dicevo, ovviamente ci sono dei problemi. A peggiore le cose il fatto che non si riesce a creare un canale di comunicazione con queste persone perché spesso non sono neanche iscritte al sindacato e non riusciamo ad aiutarli.