La Sarinox srl (gruppo Sassoli), ha 74 dipendenti nello stabilimento di Basiano (Milano), dove si lavora l’acciaio. Da tempo, la situazione dei lavoratori non è rosea, tra stipendi pagati in ritardo e 'a rate', previdenza complementare in arretrato da anni e periodi di ammortizzatori sociali. Ciononostante, a gennaio di quest’anno il gruppo dirigente ha dichiarato ventitrè esuberi. E oggi, a trattativa ancora in corso, l’azienda ha deciso di avviare una procedura di cassa integrazione straordinaria, ma senza anticipo.

"Tradotto, significa che i lavoratori resteranno senza alcuna entrata per almeno sei-otto mesi (sono questi i tempi dell’Inps). A nulla, finora, sono valsi i tentativi di trovare soluzioni alternative (di contratti di solidarietà manco a parlarne). Già nella giornata di oggi, i lavoratori sono scesi in sciopero e hanno organizzato un presidio fuori dai cancelli dello stabilimento. L’assemblea programmata per domani deciderà come proseguire la mobilitazione". È quanto dichiara in una nota la Fiom di Milano.