Si intitola “Il Tempo dei lavori” ed è il video che raccoglie le fotografie contenute nell’omonimo volume di Uliano Lucas, pubblicato nel marzo 2016 in occasione del centoventesimo anniversario della Camera del lavoro di Genova. Lucas, formatosi giovanissimo nella Milano degli anni sessanta, ha collaborato nel corso dei decenni con settimanali e quotidiani italiani ed esteri, realizzando reportage e inchieste nell’ambito della cronaca politica e sociale.

Con Genova Lucas ha un rapporto speciale, nato quasi trent’anni fa, che lo ha visto autore di libri quali “Vivere a Ponente” (1989) e “Lavoro, lavori a Genova” (1994). Ora, questo secondo volume è tornato a nuova vita, con oltre 100 scatti inediti che Lucas ha realizzato nei primi mesi di quest’anno in tantissimi luoghi del lavoro: dalla grande industria al call center, dall’Istituto idrografico della Marina alle banchine del porto di Genova, dalla sala operativa della polizia municipale alla costruzione delle grandi navi da crociera.

Foto di realtà produttive consolidate, alle quali si affiancano nuovi lavori (il fotografo ambulante, il mercatino dei migranti, il lavoro di cura del “badante”, il lavoro del fornaio all’interno della casa circondariale). Tante realtà che testimoniano come in appena due decenni il lavoro abbia subito una trasformazione epocale, con mutamenti organizzativi, tecnologici e soprattutto normativi, che non sempre hanno significato crescita professionale, ma al contrario, in  molti casi, hanno contribuito alla sua precarizzazione e destrutturazione.

Gli spazi che la globalizzazione avrebbe potuto offrire in termini di visibilità e qualità sono stati invece utilizzati per comprimere i diritti e rendere “atipici e temporanei” i contratti di lavoro; i governi che si sono succeduti hanno favorito queste tendenze e i riflessi di queste politiche si sono sentiti sia a livello economico, sia culturale. Per questi motivi la Cgil ha deciso di proporre una Carta, fatta di principi di rango costituzionale, che scriva un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, allargando i diritti a tutti quanti ne sono ancora esclusi.

Proprio perché il lavoro è cambiato, e i lavoratori sono stati vittime di questo cambiamento, c’è bisogno di ricomporre un sistema di norme che garantiscano a tutti (subordinati, autonomi, pubblici, privati) diritti universali e dignità, nonché il valore prioritario della contrattazione, al fine di riequilibrare i rapporti di forza, la redistribuzione economica e le esigenze lavorative affidate oggi al contraente più forte, cioè alle imprese. Ecco perché la Cgil crede fortemente in una proposta di legge popolare che rimetta al centro della politica di questo paese il valore del lavoro, la sua unificazione, la sua dignità, i diritti che devono accompagnarlo.

Certo, l’immagine del lavoro, oggi, appare sempre più sbiadita, confusa, annebbiata. Eppure, le foto straordinarie di questo video continuano a raccontarci l’attualità dei suoi problemi, a restituircene la ricchezza. E tutta la sua complessità: perché, oggi come ieri, il lavoro resta, nello stesso momento, fattore di subordinazione e di emancipazione, di fatica e di realizzazione, di fragilità (individuale) e di forza (collettiva). Il video che vedrete questa sera proiettato in piazza S. Oronzo, a Lecce, nell’ambito della terza edizione delle Giornate del lavoro, è stato realizzato da Luciano Novelli, lightin designer del Teatro Carlo Felice di Genova, e contiene l’ouverture tratta da “La forza del destino” di Giuseppe Verdi.