'L’unione fa la scuola' è lo slogan della manifestazione nazionale di sabato 24 ottobre di Flc Cgil, Cisl scuola Uil scuola, Snals, Gilda. La manifestazione chiude un percorso di mobilitazione di sindacati e lavoratori, messo in campo nei mesi di settembre-ottobre contro la 'Buona scuola' del Governo Renzi, dopo la mobilitazione contro la riforma dei mesi estivi.
La manifestazione nazionale si articola a livello regionale, e a Bologna si terrà al mattino un corteo con concentramento alle 9.30 davanti all'Ufficio scolastico regionale (via dei Castagnoli-Largo Respighi), ed è previsto il comizio finale intorno alle 13 in piazza Santo Stefano. "La legge 107/15 aggrava la situazione della scuola: non contribuisce ad innalzare i livelli di istruzione, non migliora l'offerta formativa, introduce un modello gerarchico, inaugura una valutazione di stampo punitivo che non valorizza le professionalità del mondo della scuola, ma le sottopone a una ricattabilità che lede la libertà di insegnamento e di conseguenza il diritto all'istruzione", sottolineano le sigle.
I sindacati sono intenzionati ad attuare il contrasto alla 'Buona scuola' anche sul piano delle azioni legali, procedendo con l’impugnazione dei decreti attuativi. In particolare, relativamente alla chiamata diretta dei docenti da parte del preside dagli ambiti territoriali, che si profila incostituzionale nel pubblico impiego, dove si accede per concorso. S'intende anche impugnare al Tar del Lazio il decreto sulle immissioni in ruolo, per le mancate assunzioni di tutti i docenti e Ata precari, abilitati e con almeno 36 mesi di servizio su posto vacante, come previsto dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del dicembre 2014 (il Governo assumerebbe solo 100.000 dei 160.000 addetti in possesso dei requisiti).
Inoltre, i sindacati chiedono il rinnovo del ccnl, e "considerano semplicemente ridicolo l’aumento di 5 euro mensili fissato nella Legge di stabilità per il rinnovo di tutti i contratti del pubblico impiego". Lo stesso blocco di sei anni dei contratti pubblici è stato giudicato illegittimo dalla Corte Costituzionale con la sentenza del giugno scorso.
I sindacati chiedono anche la cancellazione del divieto di sostituzione del personale assente docente e Ata (un giorno per i docenti, entro sette giorni per i collaboratori scolastici e divieto assoluto di nomina su assistenti tecnici e amministrativi).