"Si terrà lunedì 18 maggio 2015, per tutta la giornata, a partire dai turni montanti la sera del 17, lo sciopero regionale dei lavoratori di Poste italiane". Così in un comunicato congiunto Slc Cgil e Uil poste dell'Emilia Romagna.
"Il processo di privatizzazione deciso dal Governo con la vendita del 40% di Poste Italiane riteniamo sia una manovra per portare soldi nelle casse vuote del bilancio dello Stato. Poste in regione per abbassare i costi sta tagliando sul personale, non sostituendo le uscite di chi va in pensione o di chi esce con esodi incentivati, nonostante l'aumento dei servizi erogati negli uffici e delle tipologie di prodotto recapitate dai portalettere. Sempre meno addetti, che impedisce l’apertura degli sportelli e uffici, zone di recapito scoperte e posta che non viene consegnata quotidianamente", rilevano ancora le due sigle.
"Non viene erogato il servizio universale, come prevedono le normative vigenti, con un prevedibile peggioramento con la prevista consegna a giorni alterni della posta, e con uffici postali che saranno chiusi definitivamente, perchè non ritenuti economici. Inoltre, Poste sta procedendo con gli esodi incentivati: abbiamo il sospetto che questo sia un progetto per diminuire gli organici, per poi esternalizzare dei servizi, e/o assumere altro personale con le nuove regole previste dal Jobs act, permettendogli di abbassare i costi riducendo i diritti", conclude la nota sindacale.
Slc-Uil Emilia Romagna, Poste: 18/5 sciopero regionale
Si terranno presìdi sindacali di fronte alle prefetture
15 maggio 2015 • 00:00