"I lavoratori della Città della Scienza, vero pilastro della struttura, da due anni, da quel quattro marzo, combattono per tenerla aperta, nella piena consapevolezza che il loro luogo di lavoro abbia un valore aggiunto, rappresentato dalla cultura, un bene di tutti, e quotidianamente con il loro impegno, ribadiscono la loro ferma  volontà di difesa del proprio bene comune: il Lavoro". E' quanto si apprende da una nota.

La Cgil e Filcams di Napoli e Campania, "al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Città della Scienza, fin dal primo momento unitamente, hanno chiesto a gran voce che venga fatta chiarezza su quanto accaduto nei tempi più rapidi possibili, dichiarando, tra l’altro,  di essere pronti a costituirsi parte civile appena l’iter giudiziario lo consentirà".

"I lavoratori, infatti, sono le prime vittime dell’attentato del quattro marzo che, vorremmo ricordarlo a tutti, al momento ha prodotto prima di tutto la cassa integrazione ed una grandissima incertezza sul futuro della struttura e dei suoi livelli occupazionali".

"I ritardi dei crediti esigibili ed il conseguente ritardo nella corresponsione delle retribuzioni, minano la tenuta e la dignità di lavoratrici e lavoratori di Città della Scienza, da sempre in lotta per rivendicare i propri diritti nei modi e nelle forme legittime, si tratta di rispondere ai bisogni urgenti dei lavoratori  che, duramente provati per la tragedia, con spirito di abnegazione e senso di responsabilità lottano per tenere aperto uno dei luoghi più belli e significativi del nostro Paese".

La Cgil e la Filcams "sollecitano le Istituzioni tutte al rispetto degli impegni assunti nei tempi dati, per dare certezza agli investimenti e celerità agli interventi necessari, per la garanzia di continuità per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche per dare un segno doveroso alla città di Napoli, alla comunità scientifica, al mondo della ricerca e  del lavoro", concludono.