È intervenuto oggi pomeriggio a 'Tuttolavoro', la rubrica di RadioArticolo1, Paolo Terranova, presidente di Agenquadri – l'associazione sindacale autonoma affiliata alla Cgil, che rappresenta le alte professionalità del lavoro – che proprio domani apre il suo quarto congresso nazionale (Bologna, 10-11 febbraio), dove interverrà anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, il cui slogan è 'Il lavoro si governa da sé'. "Abbiamo ripreso una frase di Vittorio Foa – ha detto il dirigente sindacale –, che diceva che anche la democrazia, quando è tale, si deve governare da sola. Il lavoro da sé vuole richiamare un principio di autonomia essenziale in una moderna democrazia, proprio nel momento in cui assistiamo, da parte dal Governo Renzi, a un attacco senza precedenti al mondo del lavoro: all'autonomia sindacale da un lato, ai lavoratori e agli stessi quadri e dirigenti dall'altro. Siamo il Paese d'Europa con il più alto numero di lavoratori autonomi, e nel contempo siamo il Paese che più contribuisce a non riconoscerli e a tartassarli, come ha fatto anche la legge di Stabilità 2015".

Parlando poi di spending review, il segretario di Agenquadri ha detto: "A nostro giudizio, ha poco senso mettere a punto un piano di revisione della spesa pubblica e di relativo fabbisogno di personale, senza immaginare prima una nuova strategia della Pubblica amministrazione. Nel corso degli anni, il quadro è profondamente cambiato. Oggi la Pa è il primo datore di lavoro precario in Italia. E dentro lo schema di spending review, il precariato, oltre ad essere in crescita, è sottoccupato e sottoretriibuito. Non c'è alcuna strategia sulle competenze acquisite. Come valutare il merito individuale? Chi va privilegiato in caso di assunzione? Il conflitto che si è creato tra lavoratori idonei e lavoratori precari, che in ogni caso noi sindacati avremmo voluto evitare, è causato proprio dall'incapacità del Governo nel saper dare una valutazione complessiva del lavoro svolto da ciascuno, finalizzata allo specifico contesto lavorativo".

Sempre a proposito di merito professionale, Terranova ha sottolineato che "il Paese ha un serio problema di classe dirigente e imprenditoriale inadeguata. Lo stesso 'Sole 24 ore' lo ha riconosciuto come elemento di freno allo sviluppo. L'ultimo rapporto Isfol parla di un quadro nient'affatto incoraggiante, di un capitalismo italiano arretrato, di estrazione quasi sempre familiare, di imprenditori non all'altezza dei compiti, che innovano poco nè valorizzano appieno le professionalità. L'unico fattore positivo è costituito nell'ultimo periodo dalla nascita di molte start up e nuove imprese, formate da manager giovani, laureati, con un'alta presenza di donne, con grandi capacità d'innovazione e di competitività, assai più elevate di quelle presenti nell'impresa media italiana".