Dieci euro di indennità per i lavoratori messi in mobilità da una società spezzina di recapito fiduciario. È lo stipendio-beffa che hanno ricevuto dall'Inps, pochi giorni fa, 17 ex dipendenti della Crf passati nell'agosto del 2012 dalla cassa integrazione alla mobilità.

Proprio questo passaggio di status ha spinto l'Inps ad applicare un conguaglio fiscale a chi nel 2012 è stato titolare di più d'una prestazione erogata dall'Istituto di previdenza, il quale ha dunque conguagliato l'indennità ai lavoratori staccando un assegno da 10 euro.

"La situazione riguarda centinaia di lavoratori nella nostra provincia - osserva il segretario spezzino della Cgil Lorenzo Cimino -. Il sindacato offrirà assistenza ai lavoratori coinvolgendo anche i vertici nazionali del sindacato sul tema". La prima iniziativa si terrà mercoledì 30 gennaio: alle ore 9 i lavoratori spezzini, accompagnati dal sindacato, restituiranno i 10 euro agli sportelli della sede Inps.

"È vergognoso e scandaloso - conclude Cimino - che ancora una volta, e in maniera così brutale, questo governo di burocrati per fare cassa colpisca i più deboli. Parliamo di persone che sopravvivono con 600 euro al mese. L'ennesima furbata del ministro Fornero e di un governo debole con i forti e forte con i deboli".