È stato firmato oggi, 21 dicembre, l'avviso comune tra Cgil Cisl Uil e Confindustria sull'efficienza energetica. "Si tratta di una vera opportunità di crescita per il paese e di una precisa indicazione al governo e alla sua maggioranza sulla strada da intraprendere per favorire la crescita economica sostenibile e l'aumento di posti di lavoro, unica risposta credibile per uscire dal tunnel della crisi economica”. Lo sostengono Fabrizio Solari, segretario confederale Cgil con delega alle politiche energetiche e alle infrastrutture e Antonio Filippi, responsabile energia del sindacato.

L'industria della green economy Italiana associata all'efficienza energetica conta oltre 400mila aziende e più di 3 milioni di occupati (incluso indotto). "È necessario saper trasformare gli obiettivi comunitari di sostenibilità in investimenti strutturali per la crescita di importanti comparti del sistema industriale italiano", si legge nella nota.

Sempre secondo la Cgil, l'efficienza energetica ha un potenziale di sviluppo socio economico molto elevato al pari, se non di più, delle energie rinnovabili. Prorogando l'attuale livello di incentivazione strutturale fino al 2020 e con una normativa orientata a promuovere l'uso delle tecnologie più efficienti, si può generare un effetto cumulativo nel decennio di un aumento della produzione diretta e indiretta a livello nazionale di quasi 240 miliardi, la creazione di oltre 1,6 milioni di posti di lavoro, per un beneficio collettivo netto di oltre 15 miliardi.

Ecco i punti principali dell'avviso comune: iniziative congiunte di Confindustria e Cgil Cisl Uil in materia di informazione e formazione professionale; si è definito che all'interno degli accordi di secondo livello ci siano fattori premianti legati a comportamenti virtuosi in materia di efficienza energetica ambientale.

Impegno per favorire l'efficienza energetica sul patrimonio immobiliare di tutta la pubblica amministrazione; si richiederà un piano di collaborazione con il coordinamento delle Regioni e del ministero dello Sviluppo economico per la definire un “Burden Sharing” degli obiettivi al 2020 che ogni Regione dovrà impegnarsi a favorire nell'ambito delle proprie prerogative.

Le parti, infine, chiedono al governo l'apertura di un tavolo di confronto per la migliore attuazione di un efficace programma per realizzare gli obiettivi dell'efficienza e del risparmio energetico con un sistema incentivante stabile e sostenibile.