Le lotte e le mobilitazioni dello scorso anno cominciano a produrre i primi risultati. Venerdì abbiamo un incontro con il governo per cominciare a ridurre la tassazione sul lavoro dipendente cioè aumentare il netto in busta paga dei lavoratori. È un inizio perché poi bisogna riformare in tempi rapidi tutto il sistema fiscale affinché anche i pensionati e tutti i lavoratori dipendenti paghino meno tasse, la lotta allevasione fiscale diventi davvero una lotta senza quartiere, il principio della progressività - e cioè che chi più prende e più possiede più deve contribuire - diventi la regola fondamentale. Allo stesso tempo, il 27 gennaio partirà finalmente il confronto per cambiare la Legge Fornero, una legge sbagliata. Sarebbe da irresponsabili non cambiare una norma così iniqua e che ha creato tanti problemi. I giovani devono avere la certezza di una pensione nel futuro, le donne devono vedere riconosciute le loro differenze di genere e non pagare due volte per questo, i lavori più pesanti per loro natura devono portare le persone ad andare in pensione prima. Contemporaneamente cè bisogno di avere una legge sulla non autosufficienza ed è venuto il momento di una rivalutazione delle pensioni. Questi sono i temi centrali che noi vogliamo affrontare e che sono la condizione per fare ripartire gli investimenti e ricostruire una solidarietà e una giustizia sociale nel nostro Paese. Se questi risultati arriveranno bene, se dovessimo trovare problemi preparatevi, perché come ci siamo mobilitati lo scorso anno dobbiamo essere pronti a riempire le piazze anche questanno.