Bentrovati allascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella. Tragico Natale. Tre le vittime sul lavoro nelle ultime 24 ore. Un operaio 64enne è deceduto precipitando  dal tetto dell'acciaieria Fdf di Oppeano, in provincia di Verona, durante un intervento di manutenzione. Un uomo di 54 anni è spirato all'ospedale di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, per i traumi riportati da una caduta durante la messa in sicurezza di un muro di contenimento. Nel pomeriggio di ieri, a Gazzuolo, nel Mantovano, il titolare di una ditta di rottamazioni è rimasto schiacciato sotto alla cabina della gru che stava riparando. Ne abbiamo parlato con Mauro Mantovanelli, segretario confederale della Camera del lavoro di Mantova. (sonoro) Piano di volo. Al Ministero dello sviluppo economico l'atteso incontro fra il commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, e il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Si tratta del primo atto del processo che dovrà rimettere sul mercato l'ex compagnia di bandiera. Per la Cgil "ci sono tutte le condizioni per cercare alleanze sulla base di un piano industriale che rafforzi le rotte e la qualità del lavoro". Lo Stato si restringe. In sei anni sono stati chiusi 3.500 uffici per effetto delle politiche di razionalizzazione e di contenimento dei costi. Le unità locali  sono diminuite del 3,2 per cento.  I dati emergono dal Censimento Permanente delle istituzioni pubbliche 2017, presentato stamane dall'Istat. La protesta non si arresta. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a conclusione della manifestazione dei sindacati in piazza Santi Apostoli a Roma, annuncia che le mobilitazioni andranno avanti anche nel 2020. Il servizio di Giorgio Sbordoni. Il governo lo deve sapere con chiarezza: non facciamo sconti a nessuno. A dirlo è il leader della Cgil, dal palco della terza giornata che chiude questa settimana di mobilitazione unitaria a Roma. Il messaggio è chiaro, ha detto Landini: bisogna superare la precarietà. Noi vogliamo un nuovo Stato sociale che sia in grado di garantire i diritti sanciti dalla nostra stessa Costituzione, il diritto alla salute, allo studio, alla pensione. Tutto questo esiste solo con un lavoro che consenta una vita dignitosa. Il percorso di mobilitazione proseguirà a gennaio. Ad annunciare le prossime mosse di Cgil, Cisl e Uil è stato lo stesso Landini dal palco, ricordando che la legge di stabilità sulla quale il Parlamento sta votando la fiducia in queste ore risponde soltanto ad alcune sollecitazioni dei sindacati, ma non basta. Il cambiamento non è ancora sufficiente. Per i sindacati, bisogna aumentare il salario e estendere i diritti. Nel 2020, anno in cui si celebrerà il mezzo secolo dello Statuto dei lavoratori, dobbiamo batterci affinché tutte le persone che lavorano abbiano stessi diritti e stesse tutele, salariali e normative. Facciamo sul serio ha concluso Landini e vogliamo portare a casa i risultati. Tutti fermi. Sciopero e presidio alla Goldoni di Migliarina di Carpi, nel Modenese. Da tre anni le tute blu chiedono alla proprietà cinese, Lovol Arbos, un piano industriale che assicuri un futuro occupazionale ai 240 dipendenti e ai 16 addetti dellappalto della logistica. Schiavi moderni. La Camera del lavoro di Cuneo e la Flai Cgil provinciale si costituiranno parte civile nel processo contro il caporalato in due aziende agricole di Saluzzo. Contestata agli imputati una sistematica violazione delle norme a tutela dei lavoratori, la violazione continua dei diritti fondamentali della persona e lalterazione del corretto funzionamento del mercato favorendo un sistema di concorrenza sleale tra imprenditori. A oltranza. In Francia tredicesimo giorno consecutivo di sciopero dei trasporti. Oggi imponente manifestazione a Parigi. In assenza di trattative fra governo e sindacati sulla contestata riforma delle pensioni, le sigle di rappresentanza scendono per la prima volta tutte unite in piazza. Un corteo che ha lo scopo dichiarato di far piegare il lesecutivo, indebolito ieri anche dalle dimissioni del ministro incaricato di disegnare la riforma. Nella capitale metropolitana e treni restano fermi, come il 20 per cento dei voli. Dita di dama. Torna sul palco del Teatro Carlo Felice di Genova il monologo di Chiara Ingrao. Laura Pozone porta in scena lItalia del 1969, attraverso le immagini di piazza Fontana, dellautunno caldo e della legge sul divorzio, indagando su percorsi di libertà e di dignità che sfidano tuttora il nostro presente. L'iniziativa è patrocinata dalla Filcams provinciale, la federazione dei lavoratori del terziario della Cgil. Appuntamento domani alle 15 presso l'Auditorium Eugenio Montale. È tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it