La crisi c’era già. Ben prima che la bolla dei mercati finanziari esplodesse, e molto in anticipo rispetto al crollo delle borse e al crac dell'industria internazionale. Le famiglie italiane avvertivano un sostanziale difficoltà economica da un bel pezzo, senza che i giornali titolassero a nove colonne sui rischi che corre la finanza globale. Il tutto emerge dall'Annuario Istat 2008, che fotografa il Paese nelle sue mille sfaccettature, dal costume alla giustizia, dal lavoro all'ambiente. Ebbene nel 2007 ben il 53,7% (con una punta del 64,2% nel Mezzogiorno) si dichiarava insoddisfatto della propria situazione economica.

L’annuario, in realtà, conferma vecchie tendenze e registra anche qualche sorpresa. Ci sono più bambini in Italia, ma anche un numero maggiore di over 80, ci sono più auto e più telefonini, più divorzi e più suicidi. Ma c’è anche la riconfermata centralità dei rapporti familiari, di cui gli italiani sono soddisfatti al 90%, e la difficile situazione dell'istruzione, con un italiano su quattro che ha solo la licenza elementare. Ecco, in sintesi, i principali dati dall'Annuario.

Popolazione e società. Gli italiani vanno verso quota 60 milioni, ma l'incremento (497.871 solo nel 2007) è dovuto in larga parte all'aumento degli immigrati. Il saldo naturale segna infatti -6.868. Al 10 gennaio 2008 gli stranieri residenti erano 3.432.651 (+493.729 unità rispetto all'anno precedente), il 5,8% della popolazione totale. La fecondità delle donne italiane nel 2007 è salita a 1,37 figli (da 1,35 nel 2006), livello più alto degli ultimi anni. Meno prolifiche in Europa solo le slovacche (1,24) e le polacche (1,27). In lieve ripresa sono invece i matrimoni, a 250.041 e il rito religioso rimane ancora la scelta più diffusa (65%), anche se aumentano anche i divorzi (+5,3%) ma calo delle separazioni (-2,3%) nel 2006. Nonostante tutto gli italiani al 90,1% sono soddisfatti dei loro rapporti familiari e all'82,5 delle loro amicizie. Ormai, però, un italiano su cinque ha più di 65 anni e i 'grandi vecchi' (da ottanta anni in su) sono il 5,3% della popolazione. Preoccupanti sono invece i dati sull’istruzione: una persona su quattro ha al massimo la licenza elementare; il 32,4% ha il diploma di scuola superiore, il 10,2% un titolo universitario. Al centro-nord ci sono più atenei che al sud, uno studente su cinque studia in una regione diversa da quella di residenza.

Economia e Lavoro.Secondo l’Annuario, in Italia cresce l'occupazione (+1%), e cala il numero di chi è in cerca di occupazione (-10%). Sia il numero degli occupati che quello dei disoccupati è al livello migliore dal 1992. A crescere è soprattutto la componente straniera (6,5%), ma ad accelerare è pure l'occupazione femminile (+1,3% contro il +0,8% dei maschi). La maggiore crescita è al centro (+2,5%). Nonostante ciò, il livello di soddisfazione economica degli italiani è in picchiata: cala al 43,7% dal 51,2% del 2006 (era al 64,1% nel 2001). Nel sud, tra l’altro, la quota di insoddisfatti arriva al 64,2%. Anche l'attività industriale rallenta, anche se è ancora in positivo (+0,5% oggi, +2% del 2006). A crescere è il tessile e l’abbigliamento (+4,4%) mentre in crisi sono soprattutto concia e calzature (-5,8%). A scendere sono anche protesti (-5,2%) e fallimenti (-16,1%), con un forte addensamento fra le società (91,6% del totale). Segno più si registra anche per la spesa pensionistica che nel 2006 è stata pari al 15,16% del Pil (+0,06 punti percentuali sul 2005), mentre gli assegni di invalidità, vecchiaia e superstiti sono aumentati nel numero (+0,7%) e nella spesa (+4%). Gli italiani, infine, continuano a denunciare, anche nel 2008, la difficile accessibilità dei servizi di primaria importanza, dagli ospedali alle Poste. Le situazione di maggiore difficoltà si riscontra per il pronto soccorso: lamenta difficoltà d'accesso il 55,7 per cento degli italiani. Seguono le forze dell'ordine (40,6 per cento), gli uffici comunali (35,3 per cento), i supermercati (31,5 per cento) e gli uffici postali (27,9 per cento). I tempi di attesa medi oscillano intorno ai venti minuti.