“Il nuovo Piano nazionale del governo per le liste d’attesa 2018-2020, appena approvato con l’Intesa Stato Regioni, può essere uno strumento a tutela del diritto alla salute e alle cure dei cittadini, ma sarà davvero attuabile solo se verranno stanziate nuove risorse”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Rossana Dettori, Ignazio Ganga e Silvana Roseto.

Per i tre dirigenti sindacali “il Piano è per alcuni aspetti condivisibile, altri punti invece - sottolineano - sono da precisare meglio, come ad esempio i percorsi di tutela per il cittadino, e la distanza e l’accessibilità alle strutture”. “Per la sua concreta attuazione e valutazione - proseguono Dettori, Ganga e Roseto - serve, a livello nazionale, regionale e aziendale, il confronto con il sindacato. Un dialogo con le Categorie sull’organizzazione del lavoro e il personale, e con le Confederazioni, che rappresentano milioni di lavoratori e pensionati, sulla partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni. Il primo passo - concludono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil - deve essere l’apertura di un confronto sul nuovo Patto per la Salute”.