La bilateralità dei settori del commercio, turismo, colf, vigilanza e terziario è una grande realtà che interviene su welfare e formazione. E' costituita da due parti, i rappresentanti le imprese e i lavoratori, tramite le rispettive organizzazioni datoriali e sindacali, che sottoscrivono i contratti nazionali, e che in forma paritetica gestiscono gli enti nazionali e territoriali. Per essere più chiari, è il contratto di lavoro che definisce le regole e le contribuzioni che poi sono messe in atto dagli enti bilaterali.

La bilateralità del terziario ha come fine la tutela dei diritti dei lavoratori relativi ai settori del commercio, turismo, terziario, multiservizi, lavoro domestico, vigilanza, portierato, studi professionali, agenti di commercio, farmacie, terme, amministratori di condominio, acconciatura ed estetica. Interviene su sanità integrativa, previdenza complementare, formazione, conciliazione, sicurezza e welfare territoriale. 

Lo scopo degli enti bilaterali è integrare ciò che fornisce il sistema pubblico, compartecipando in forma solidaristica alla spesa. Sempre in forma solidaristica, gli enti bilaterali sono chiamati a gestire gli aspetti di welfare definiti dai contratti nazionali di lavoro.

La mission della bilateralità è quella di raccogliere risorse dalle imprese e dai lavoratori per trasformarle in prestazioni sanitarie, previdenziali e assistenziali.

Fondi sanitari. Sono i più consistenti, garantendo assistenza e prestazioni extra Servizio sanitario nazionale a oltre due milioni di lavoratori iscritti (per la precisione, sono 2.040.000). Fondi di previdenza complementare. Garantiscono una rendita complementare certa, indipendentemente dai sistemi pensionistici statali. Fondi di formazione continua. Impegnano le risorse dello 0,30% sulle retribuzioni dei lavoratori coinvolti per contratto e le utilizzano per percorsi di formazione continua e riqualificazione professionale. 

Enti bilaterali. Operano offrendo servizi e prestazioni di sostegno al reddito, formazione, promozione delle attività, su scala nazionale e territoriale. Lo scopo degli enti bilaterali è integrare ciò che fornisce il sistema pubblico, compartecipando in forma solidaristica alla spesa. Sempre in forma solidaristica, gli enti bilaterali sono chiamati a gestire gli aspetti di welfare definiti dai ccnl. la bilateralità di questi comparti conta una trentina di strutture, tra fondi ed enti nazionali e, nei diversi settori, 160 enti a livello territoriale, provinciale e regionale. 

Il modello di governance è paritetico e rappresentativo delle parti sociali che hanno sottoscritto i diversi contratti nazionali di lavoro. La gestione è senza fini di lucro e privilegia il contenimento dei costi in favore delle prestazioni erogate ai lavoratori. 

Il sistema della bilateralità. Sono milioni i lavoratori e le lavoratrici dipendenti e centinaia di migliaia le imprese che aderiscono ai fondi e agli enti, con una presenza capillare sul territorio. Ogni anno sono svariate centinaia i milioni di euro erogati in prestazioni dalla bilateralità. Uno strumento per offrire un sostegno nei momenti di inoccupazione, quando si ha un problema sanitario, quando si devono conciliare tempi di vita e di lavoro, quando ci si deve formare e qualificare per lavorare in sicurezza, quando si deve costruire un futuro previdenziale.