"Quanto accaduto alla casa di riposo di Marsicovetere, con una trentina di contagi tra residenti e operatori, ci pone di nuovo in una situazione di allarme. Oltre allo screening nelle Rsa, riteniamo sia necessario verificare con costanza e attenzione che le strutture rispettino le regole previste dal protocollo anti-Covid. L’attività di prevenzione non si può ridurre all’effettuazione dei tamponi, anche se a tappeto". Così Nicola Allegretti, segretario generale Spi Cgil Basilicata, e Pasquale Paolino, segretario generale Spi Potenza, in una dichiarazione congiunta. 

L’Istituto superiore di sanità, già ai primi di settembre, ha pubblicato un documento per la prevenzione e il controllo dell’infezione da Sars Covid 2, con la quale si danno indicazioni precise sulla ripresa in sicurezza delle attività a regime delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali per creare le condizioni per rivedere in sicurezza parenti e amici. "Si tratta di un documento importante che, proprio in virtù della specificità della popolazione a cui è dedicato, viene aggiornato  in relazione al contesto degli scenari epidemiologici. Nelle strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali  sono ospitati, oltre agli anziani, anche soggetti con patologie croniche, affetti da disabilità di varia natura o con altre problematiche di salute, anch’esse da considerarsi fragili e potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave se colpite da Covid", proseguono i due dirigenti sindacali.

"Il benessere degli anziani e delle persone fragili, di coloro che vivono lontani dai nuclei familiari per motivi di non autosufficienza, è intimamente collegato anche alla loro sfera emotiva - come spiega Paolo D’Ancona, ricercatore dell’Iss, che ha realizzato il rapporto -.La possibilità di poter incontrare i propri cari e di alimentare la loro vita relazionale non è ininfluente sul loro stato di salute: dunque, è necessario imboccare una strada che riporti gradualmente alla normalità, ma in tutta sicurezza".

Nel documento sono contenute indicazioni aggiornate per riprendere le attività nel rispetto del distanziamento fisico, con regole precise per garantire nuovamente l’accesso alle strutture tramite i ricoveri finora bloccati e garantire procedure sicure nei reingressi dagli ospedali. Le misure specifiche da mettere in atto nel contesto dell’epidemia di covid-19 vanno dalla  predisposizione di misure di carattere organizzativo per prevenire l’ingresso di casi di covid-19 in struttura alla creazione di percorsi (se possibile, a senso unico) e aree 'pulito' e 'sporco' separate; dall’organizzazione degli accessi dei fornitori alla  gestione in sicurezza della ripresa delle attività di gruppo e della condivisione di spazi comuni, comprendente il mantenimento della distanza di sicurezza e delle altre misure precauzionali. 

"Un lungo elenco di prescrizioni, che ci auguriamo le case di riposo rispettino alla lettera, nell’interesse dei propri assistiti, dei loro familiari, del personale e della comunità. Spetta alla Regione, di concerto con le autorità sanitarie, vigilare affinché episodi quali quello di Marsicovetere non si ripresentino in futuro, tenuto conto che la stagione autunnale è solo all’inizio e che dovremmo convivere con il virus ancora a lungo. Oggi più che mai, è urgente l’approvazione da parte della Regione della legge sull’accreditamento delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali, così come richiesta da tempo dallo Spi Cgil e rispetto alla quale la Regione si è dimostrata sorda. Il governo regionale si apra al confronto con le parti sociali per affrontare in via definitiva tutte le criticità afferenti alla cura degli anziani, rese ancora più gravi dall’emergenza sanitaria", concludono i due sindacalisti.