Alle “nuove” famiglie e al loro rapporto con le istituzioni è dedicato il focus monografico del n. 1/20 di Rps. Mai come nel nuovo millennio la questione di che cosa sia la famiglia, di chi possa accedervi, chi debba regolarla, a che cosa e a chi “serva”, è entrata nel dibattito pubblico, sollecitando modifiche sia nel diritto che nelle politiche sociali, interrogando le istituzioni e chi all’interno di esse si interfaccia quotidianamente con le famiglie, in primo luogo, operatori, professionisti dei servizi, insegnanti nei servizi educativi e nella scuola.

All’origine di questa attenzione, vi sono fenomeni diversi. Da un lato i mutamenti avvenuti all’interno della famiglia, a livello sia demografico, sia delle aspettative e dei comportamenti; dall’altro mutamenti esterni che interrogano la modalità stessa con cui siamo abituati ad identificare la famiglia e le relazioni da cui è costituita (dalle nuove tecnologie riproduttive e dalla nuova legittimità riconosciuta alle relazioni di coppia non basate sul fondamento eterosessuale di famiglia). Dirompenti sono anche i mutamenti aperti dai processi di globalizzazione, soprattutto dalle migrazioni, che mettono a confronto modalità diverse di fare e intendere la famiglia.

In questo quadro, la sezione monografica del volume si concentra sul rapporto tra le “nuove” famiglie e quelle istituzioni, quali nidi, scuole dell’infanzia e scuola primaria, i servizi sociali, che quotidianamente interagiscono con genitori e figli. Ad essere indagato è il tema dei cambiamenti familiari e istituzionali focalizzando l’attenzione su barriere e risorse che genitori e figli dopo la separazione, genitori e figli nelle famiglie same-sex, genitori e figli nelle famiglie in ‘emigrazione’ incontrano nella loro interazione quotidiana con scuole e servizi. In questo volume il tentativo invece è di tenere assieme le ‘diverse diversità’ e confrontare punti di vista di adulti, bambini e operatori, cosi da provare a dare un quadro su come vengono riconosciute e ostacolate o sostenute queste “diverse diversità”.

Nelle sezioni successive i temi trattati sono affrontati anche alla luce della drammatica crisi sanitaria che stiamo attraversando e delle profonde conseguenze che questa determinerà dal punto di vista economico e sociale. In particolare, nella sezione Attualità si discute di trasformazioni dell’occupazione e di lavoro povero in Italia, mentre nella sezione Dibattito, a partire dal libro Le mappe della disuguaglianza. Una geografia sociale metropolitana di K. Lelo, S. Monni e F. Tomassi (2019), si riflette sul tema delle disuguaglianze in ambito urbano e nello specifico a Roma e Milano. Un focus specifico è poi dedicato alle conseguenze in termini di disuguaglianze connesse alla chiusura delle scuole a causa della pandemia Covid-19.

Chiude il numero la rubrica “Nuove tecnologie e welfare” che accompagnerà tutti e quattro i fascicoli del 2020. Il primo contributo pubblicato ha un intento introduttivo e fornisce una prospettiva su come le grandi organizzazioni intergovernative, in particolare l’Unione europea, possano accelerare una diffusa presa di coscienza verso l’uso delle nuove tecnologie e dei dati a favore dell’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo. 

Contributi di: Gabriele Ballarino, Massimo Bonini, Roberta Bosisio, Stefano Cantalini, Federica De Cordova, Edoardo Esposto, Ivana Fellini, Maria Grazia Gabrielli, Enzo Maria Le Fevre, Ivan Lembo, Eugenia Mercuri, Giulio Moini, Manuela Naldini, Valeria Saggiomo, Arianna Santero, Giulia Selmi, Chiara Sità, Cristina Solera, Simona Taliani, Francesca Tomatis, Marco Tosi.

I numeri di Rps 2020:

- Nuove Famiglie e istituzioni
- Frammentazione dei legami sociali e solidarietà di base
- Lavoro e welfare
- Sud e aree interne

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