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“I dati finanziari, industriali e occupazionali del 2024 comunicati dalla direzione aziendale sono in linea con gli obiettivi del piano industriale”. Questo il commento del coordinamento sindacale nazionale di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Wärtsilä Italia all’incontro che si è tenuto venerdì 9 maggio per una prima verifica dell’applicazione del piano industriale 2024-2027, parte integrante dell’accordo quadro Wärtsilä-Innoway sottoscritto nel mese di luglio 2024 in sede governativa.
“Il fatturato 2024 di Wärtsilä Italia è di 193 milioni euro con un utile di 49 milioni euro, l’area Marine Service ha avuto delle buone performance con acquisizione di nuovi clienti”, spiegano i sindacati: “Gli occupati ad aprile 2025 risultano essere 807, di cui 18 dirigenti: 627 addetti a Trieste, 125 a Genova, 46 a Napoli e 9 a Taranto”.
Fiom, Fim e Uilm rilevano che “gli importi destinati agli investimenti sono confermati rispetto al piano con una prevalenza nell’area ricerca e sviluppo. Non sono stati spesi i previsti 900 mila euro per la riqualificazione della palazzina uffici, perché si sta valutando di fare un intervento complessivo con la confinante Innoway Trieste. In particolare sono stati richiesti dettagli sugli investimenti fin qui effettuati e quelli da realizzare a Trieste, Genova e Napoli. L'azienda è impegnata a fornirli in tempi rapidi”.
Il coordinamento valuta “positivamente i risultati finanziari e occupazionali del 2024 in linea con gli obiettivi del piano Industriale 2027” e sottolinea che “una valutazione complessiva e compiuta potrà essere effettuata, dopo verifiche periodiche, al termine del 2027, quando sapremo se vi è stata continuità di questo trend industriale con il raggiungimento degli obiettivi finanziari e occupazionali”.
Rispetto alle sedi operative (denominate “basi”) di Napoli e Genova si è chiesto “di convertire le risorse destinate alla ristrutturazione delle palazzine uffici alle officine che necessitano da tempo interventi di manutenzione sia alla struttura sia ai macchinari.
L’azienda ha inoltre confermato che “non assorbirà il prossimo aumento dei minimi contrattuali sul ccnl di giugno 2025”. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto di “sancire questa consuetudine con un accordo tra le parti, richiesta su cui la direzione si è impegnata a dare risposta”.
I tre segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm al termine dell’incontro hanno “sollecitato la direzione di Wartsila Italia di sostenere la richiesta, che in questi giorni molte aziende metalmeccaniche stanno inviando a Federmeccanica, di riaprire il confronto del tavolo nazionale per il rinnovo del ccnl”.