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“Le voci che si rincorrono da settimane sulle varie ipotesi di scorpori aziendali, la rinnovata turbolenza della governance aziendale, non possono che alimentare le nostre preoccupazioni”. Questo hanno detto Slc Cgil e Fistel Cisl al presidente del Cda di Tim Salvatore Rossi nell’incontro che si è concluso nella serata di martedì 4 gennaio. Al vertice ha partecipato anche il nuovo direttore generale Pietro Labriola.
“L'azienda appare senza una direzione chiara in una fase nella quale invece occorrerebbe esattamente il contrario”, hanno spiegato i sindacati: “Il processo di digitalizzazione del Paese passa necessariamente dalle sorti di un'azienda come Tim”. Slc e Fistel hanno ricordato “l'impegno delle lavoratrici e dei lavoratori profuso in questi anni, anche in termini di sacrifici economici, per far riacquistare a Tim il giusto ruolo nel Paese. Impegni precisi che non possono essere vanificati dalla recrudescenza della instabilità degli assetti proprietari che in questi anni ha annichilito il senso di appartenenza delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Al presidente del Cda dell’azienda i sindacati hanno ribadito quanto “sia importante preservare l'unicità aziendale e di far sì che si arrivi in tempi celeri a delle chiare attribuzioni di responsabilità in azienda, a partire dalla nomina di un amministratore delegato”. Per Slc e Fistel occorre “garantire che le scelte che si possono compiere in queste settimane non finiscano per avere ripercussioni future sul perimetro aziendale diretto e anche, cosa non trascurabile, sul complesso mondo degli appalti che ruota intorno a Tim e che occupa svariate migliaia di persone”.
Il presidente Salvatore Rossi, pur sottolineando “come la fluidità della governance sia un elemento che contraddistingue l'azienda da almeno un ventennio”, ha riconosciuto “la particolare delicatezza del momento che attraversa Tim”. Ha poi evidenziato come “le relazioni industriali siano state in questi ultimi anni un punto qualificante della vita aziendale”. Un elemento che ritiene debba “continuare a persistere, a prescindere da quelli che saranno gli sviluppi di questa vicenda”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il direttore generale Pietro Labriola, confermando che “si sta lavorando all'aggiornamento del piano d'impresa. Già dai prossimi incontri si potrà iniziare a delineare meglio la situazione”. Labriola ha rinnovato “l'impegno al massimo confronto con le parti sociali per quelli che saranno gli impegni futuri e le differenti opzioni che si potranno prospettare”, evidenziando infine come “il mantenimento dei livelli occupazionali e la sostenibilità complessiva del piano saranno due elementi portanti delle prossime mosse aziendali”.