Raggiunto in Unicredit un accordo sulle uscite sospese e il ricambio generazionale. Nelle scorse ore, infatti, la Fisac Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali, hanno siglato un’intesa con la banca guidata da Andrea Orcel che prevede, in sintesi, l’accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà di settore per 510 lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici fino al 1° gennaio 2030 e, allo stesso tempo, 255 nuove assunzioni fissate nel biennio 2024/2025 ma il numero è destinato a salire.

Come recita il comunicato unitario, infatti, sindacato e Unicredit hanno siglato “un’intesa sulle uscite in sospeso dei 510 circa lavoratrici e lavoratori di rete, con finestra pensionistica fino al primo gennaio del 2030, di cui all’accordo del 1° dicembre 2022”. I sindacati rivendicano di aver ottenuto “l’accoglimento di tutte le 510 domande di accesso al Fondo di solidarietà straordinario con data di pensionamento di vecchiaia/anticipata Inps fino al 31 dicembre 2029 (decorrenza trattamento pensionistico, c.d. finestra, 01/01/2030); 255 nuove assunzioni da destinare alla rete; l’impegno ad assumere a copertura del turnover 86 risorse nel periodo 2024/2025 e ad effettuare, qualora il turnover dovesse superare tale numero, ulteriori inserimenti nel limite massimo di 169 risorse”.

Il totale quindi porta alla possibilità di raggiungere un rapporto paritario, un nuovo ingresso per ogni singola uscita, ovvero 510 uscite e potenziali 510 entrate, frutto delle 255 nuove assunzioni da destinare alla rete, le 86 a copertura del turnover, più ulteriori 169 risorse nel caso il turnover superasse tale soglia di 86 unità.

Nell’ambito della trattativa, rilevano ancora i sindacati, l’azienda ha manifestato la disponibilità ad accogliere ulteriori 200 richieste di uscita. Un’apertura che consentirà l’adesione volontaria di coloro i quali, pur avendone i requisiti, non hanno aderito ai precedenti piani di esodo e maturano la propria finestra pensionistica entro il primo gennaio del 2030, per quanto riguarda il Fondo di solidarietà straordinario, o diritto a pensionamento diretto con finestra 01/01/2025. A fronte di tali uscite, l’intesa sottoscritta prevede nuove assunzioni con modalità analoghe a quanto concordato per la gestione delle domande in sospeso.

In sostanza quindi si arriverà fino ad oltre 700 uscite attraverso esodi volontari a fronte delle quali saranno assunti un numero pari di giovani, per raggiungere così l’obiettivo auspicato di un rapporto tra uscite ed entrate pari a uno a uno.

“Un accordo importante - commentano il segretario nazionale della Fisac Cgil, Riccardo Sanna, e il segretario della Fisac Cgil del Gruppo Unicredit, Goffredo Molteni - perché mette al centro il lavoro, garantendo a fronte delle uscite un ricambio generazionale che passa attraverso nuove assunzioni per un rapporto potenziale, tra entrate e uscite, paritario. Un punto centrale della nostra rivendicazione. Non solo: si utilizzano le previsioni del nuovo Contratto nazionale confermando la centralità del Fondo di solidarietà di settore per individuare le soluzioni per creare nuova occupazione. Sono il lavoro e l’occupazione gli elementi centrali perché questo settore possa affrontare le sfide dettate dalle trasformazioni in atto, proprio come abbiamo previsto, e fortemente voluto, nel rinnovo del Contratto Nazionale del Credito”, concludono Sanna e Molteni.