Dopo la cessazione dello storico punto vendita Pam di piazza Irnerio a Roma il 2 giugno scorso e la recente apertura di una procedura di licenziamento collettivo sul territorio di Alatri, in provincia di Frosinone, è il turno dei lavoratori del punto vendita di Tivoli. A darne notizia in una nota è la Filcams Cgil di Roma e Lazio.

“Nel negozio che aprì i battenti intorno ai primi anni 80 – riferisce il sindacato – lo scorso 18 ottobre i dipendenti si sono visti recapitare dall’azienda una procedura di licenziamento collettivo che annunciava la prossima chiusura dell’attività prevista per il 14 dicembre, oltre all’indisponibilità da parte del gruppo a trovare una ricollocazione per i 24 collaboratori del market all’interno del perimetro dei numerosi negozi a insegna Pam e Panorama presenti sul territorio di Roma”.

L’unica “proposta” avanzata dall’azienda riguarda trasferimenti a centinaia di chilometri di distanza (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). “Una proposta che – aggiunge la Filcams – sa di beffa ed equivale a una ‘estromissione’ forzata, se si pensa che la maggior parte delle persone è inquadrata con contratti part time che non superano le 24 ore settimanali. Un atto gravissimo, l’ennesimo gesto di manifesta irresponsabilità da parte del gruppo Panorama che, con l’avvio negli ultimi mesi di chiusure e cessioni sul nostro territorio, sta scaricando tutto il costo del proprio piano di riorganizzazione e ‘razionalizzazione’ della rete vendita sulle spalle dei lavoratori”.

“Gli stessi lavoratori – osserva con amarezza il sindacato – che per oltre trent’anni hanno contribuito alla crescita e alla fortuna di questa insegna sul territorio di Roma e Lazio e che oggi non sono ritenuti più utili al progetto. Senza contare che, con estremo senso di responsabilità, hanno accettato di essere collocati in cigs e rinunciare al 20% della retribuzione, confidando nelle rassicurazioni aziendali di una futura ricollocazione e ripresa dell’attività lavorativa e di un piano industriale per rilanciare il marchio”.

“Riteniamo inaccettabile quanto sta accadendo, crediamo che un gruppo come Pam Panorama debba necessariamente assumersi la responsabilità di garantire i livelli occupazionali su questo territorio trovando soluzioni alternative con le organizzazioni sindacali volte ad evitare la perdita di un solo posto di lavoro. Saremo al fianco dei lavoratori mobilitandoci con ogni azione e in ogni sede, anche istituzionale, affinché non si perda neanche un posto di lavoro”, conclude la nota.