Lavoratrici e lavoratori del centro di produzione Rai di Torino hanno pubblicato un appello, insieme alla Rsu e a Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, contro il declino della sede, le cui attività produttive subiscono ormai da anni un costante ridimensionamento. 

"Siamo di fronte - si legge nel documento - a un declino del peso e dell’importanza di tali attività che, se non interrotto, comprometterà seriamente la presenza di tale azienda nella città che, di fatto, la vide nascere". La Rai a Torino dà lavoro a circa 950 persone, impiegate in settori che vanno dalla Produzione Radio e Tv, alla Ricerca, dall’Orchestra Sinfonica alle Direzioni amministrative e tecnologiche, passando per Rai Pubblicità. Un patrimonio occupazionale che i sindacati di settore chiedono alla Città, alle Istituzioni regionali e ai parlamentari piemontesi di difendere.

"Facciamo appello a voi, le personalità del mondo della Cultura, della Scienza e della Ricerca Torinesi e Piemontesi, affinché sosteniate le nostre richieste per mantenere viva la presenza Rai a Torino e proteggere e qualificare le persone che vi operano e attuare tutte le iniziative che riterrete necessarie a tal fine nei confronti di Rai".

Nel podcast il quadro della situazione tracciato da Fabrizio Aquilini, funzionario della Slc Cgil di Torino.

"Se l'azienda non fa proposte, ascolti le nostre", ha dichiarato all'Ansa la segretaria generale della Slc Piemonte Elena Ferro il 28 marzo. "La situazione della Rai di Torino - ha detto nel corso dell'intervista - la riteniamo molto complicata perché per i lavoratori e le lavoratrici non abbiamo nessuna risposta, nessun piano industriale, nessuna idea di come utilizzare non solo la ricchezza professionale, ma anche tutta quella parte di produzione, in termini di impianti, che oggi è a Torino e ha una prospettiva di lavoro per i prossimi due o tre mesi e poi non più. la priorità adesso è capire, dal punto di vista della produzione, che cosa arriverà a Rai Torino. Si è perso troppo tempo. per questo abbiamo costruito noi una proposta che vede Torino al centro di un piano editoriale in Rai, che parli di cultura, ambiente, scienza e tecnologia. Noi pensiamo che questo possa essere il piano per lo sviluppo e il mantenimento dell'occupazione, ma anche il ruolo che la Rai deve svolgere a Torino".