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La Cgil incontra la città: Maurizio Landini sarà presente il 6 giugno al Parco Peccei di Torino per l’assemblea di delegate, delegati, pensionate e pensionati.Si tratta di una tappa in preparazione della manifestazione nazionale di Roma del 18 giugno. La scelta del parco, dedicato all’industriale-partigiano Aurelio Peccei, non è casuale: l’assemblea si tiene in un’area ex-industriale un tempo occupata dalle officine Iveco-Telai, riqualificata con grande attenzione alla sostenibilità ambientale che rischia, se non “abitata”, di tornare a essere degradata.
"All’aperto - si legge nella nota stampa - per incontrare la città, il sindaco, le associazioni e tutte le cittadine e i cittadini in questo momento così complicato per il nostro paese e soprattutto per le persone più fragili. Un paese in cui i salari sono bassi, in cui cresce l’inflazione, dove il sistema di protezione pubblica si è ridotto, in cui la precarietà dilaga e dove occorre usare bene le risorse europee ordinarie e straordinarie.
La Cgil Torino vuole dare voce alle proprie proposte e confrontarsi con chi in questi anni ha condiviso molte battaglie: Arci, Anpi, Acli, Rete 21 Marzo Mano nella Mano contro il Razzismo, Fridays For Future, Torino Pride, per fare un passo in più e provare a ottenere dei risultati concreti. La mattinata si svolgerà in quattro momenti, nei quali Maurizio Landini interloquirà con i partecipanti all’assemblea.
Il primo vedrà al centro il tema della pace, delle conseguenze della guerra sulle persone, del rapporto stretto tra guerra e condizioni materiali di chi è più debole. Ci sarà poi un momento dedicato alle domande di delegati e pensionati a partire dai problemi più sentiti, in cui mettere in fila le proposte della Cgil. Con il Sindaco di Torino ci sarà un confronto sul ruolo delle città e su come utilizzare le risorse, in particolare del Pnrr, per ridurre le disuguaglianze e sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese (a partire dalla proposta su Gtt). Infine, l’ultima parte della mattinata sarà dedicata ad affrontare i nodi strategici per il nostro futuro: il cambiamento climatico, le migrazioni, i diritti civili che, insieme a quelli sociali, rispondono ai bisogni fondamentali delle persone".
Il Parco Peccei
Il Parco “Aurelio Peccei” di Torino, realizzato su un’area ex industriale un tempo occupata dalle officine Iveco-Telai, è dedicato all'industriale partigiano Aurelio Peccei ed è il primo parco d’Italia totalmente eco-sostenibile. I suoi 27.000 metri quadrati di prato, delimitati dall'adiacente complesso Docks Dora e da via Cigna, sono frutto di un importante processo di trasformazione urbana che ha previsto la sostituzione dei fabbricati industriali con nuove residenze, spazi commerciali, alberi, corpi luminosi led, giochi, attrezzi per l’esercizio fisico e percorsi ciclabili. Il parco, inaugurato a maggio del 2015, è un eccellente esempio di sostenibilità ambientale: infatti il cantiere per la costruzione del parco ha funzionato a impatto zero grazie alla messa a dimora di nuovi alberi; inoltre, l'impianto fotovoltaico fa sì che il parco possa vantare un'autonomia energetica. Infine, è stato realizzato in alluminio, materiale ecocompatibile e in questo caso in parte proveniente da materiale riciclato. Per questi motivi il parco si è aggiudicato il premio Città Verde, assegnato dall'Expo di Milano.
Nel Parco si può leggere una biografia di Aurelio Peccei, curata dal meteorologo Luca Mercalli. “Aurelio Peccei nasce a Torino nel 1908 e nel 1930 si laurea a pieni voti e lode in Scienze Economiche. Nel 1968 fonda il Club di Roma, cenacolo di intellettuali, scienziati e statisti, grazie al quale nel 1972 nasce il celebre rapporto “I limiti alla crescita”, il primo modello matematico di accoppiamento tra economia e ambiente, redatto dal gruppo di dinamica dei sistemi del MIT di Boston (Massachussets Institute of Technology). Il suo messaggio fu e rimane chiaro: i consumi materiali e l’accumulo di rifiuti non possono proseguire all’infinito su una Terra di dimensioni e risorse limitate. La pubblicazione ebbe un forte impatto sulla civiltà occidentale soprattutto per le idee innovative e così in anticipo sui tempi. Aurelio Peccei muore a Roma nel 1984 ma la sua percezione della dimensione globale dei problemi e della necessità di affrontarli in un contesto internazionale rimangono un punto fermo oggi più che mai”.