La denuncia è arrivata lunedì 25 settembre dalla Fiom di Torino. A un impiegato degli uffici di Mirafiori è stato notificato il licenziamento, imputandogli di "aver fornito una prestazione giudicata dai suoi referenti gerarchici come 'insufficiente' e 'inadeguata'”. per Edi Lazzi, segretario generale delle tute blu Cgil di Torino, si tratta di "un salto di qualità in negativo da parte di Stellantis rispetto al rapporto con i suoi dipendenti, anche perché ci risulta che la medesima contestazione, cui pensiamo seguirà identico epilogo del licenziamento, è stata comminata ad altri lavoratori. Francamente in tanti anni che seguo le aziende metalmeccaniche del torinese, compresa la vecchia Fiat, non mi era ancora capitato un licenziamento di un impiegato perché i suoi superiori giudicano la prestazione non idonea a ipotetici standard lavorativi". "Mi sembra un’assurdità - continua Edi Lazzi - forse pensata per fare pressione nei confronti dei propri dipendenti e spingerli ad aumentare a dismisura la prestazione lavorativa abbattendo per questa via i costi".

"In questi anni la strategia del gruppo è stata quella di incentivare i lavoratori a dimettersi, offrendogli una buona uscita in denaro pur di ridurre il personale, soprattutto quello impiegatizio - ha spiegato Gianni Mannori, responsabile del Gruppo Stellantis per la Fiom Cgil di Torino -. Un’azienda come Stellantis che in questi anni ha macinato notevoli profitti dovrebbe pensare ad assumere piuttosto che licenziare. Soprattutto a Torino dove per rilanciare Mirafiori si dovrebbero effettuare investimenti mirati ad assegnare maggiori produzioni. Da parte nostra tuteleremo il lavoratore in ogni sede e in ogni modo".