Ci sono tante lettere di Natale sulla scrivania del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti. Tante lettere spedite da insegnanti, della primaria, dell'infanzia e della secondaria, Ata, ex Co.co.co., tutti accomunati da una condizione: l'essere precari della scuola. Hanno deciso di scrivere al ministro (qui si può scaricare la lettera) non per chiedere un regalo da mettere sotto l'albero, ma diritti e la tanto agognata stabilizzazione. E oggi, 20 dicembre, questi stessi lavoratori precari, insieme alla Flc Cgil, manifesteranno sotto il Miur con un presidio promosso dal sindacato per le ore 14. 

"Lavoriamo da anni nelle scuole, con le classi, con gli studenti con disabilità, nelle segreterie e nei laboratori. Aspettiamo una soluzione per uscire dalla precarietà e per il riconoscimento delle nostre professionalità - si legge nell'appello alla mobilitazione sul portale della Flc Cgil -. Ma neanche questo governo, che si definisce del cambiamento, ha cambiato la nostra condizione". 

Secondo i precari, infatti, il “decreto dignità”, che avrebbe dovuto risolvere la vertenza dei diplomati magistrali, "non ha dato loro una vera risposta", come "non l’ha data ai laureati in scienze della formazione primaria". "I docenti abilitati della scuola secondaria, poi, in tante regioni "aspettano da mesi che si svolga il concorso, con prove orali calendarizzate fino alla prossima primavera". Mentre "i Co.co.co sono costretti a un part-time forzato a stipendio ridotto" e gli assistenti amministrativi, che da svariati anni svolgono le funzioni di Dsga, "non hanno certezze sul concorso riservato".

CONGRESSO FLC CGIL
Sinopoli rieletto segretario
Camusso: l'istruzione è questione di uguaglianza
A scuola il sapere che include

Cosa chiedono allora questi lavoratori insieme al loro sindacato, la Flc Cgil? Chiedono di "trasformare tutti i contratti degli ex Co.co.co in contratti a tempo pieno", di "stabilizzare già dal prossimo anno scolastico gli oltre 100 mila posti vacanti", di "assumere i docenti presenti nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia e di terza fascia (questi ultimi con almeno tre anni di servizio), prevedendo percorsi di abilitazione e specializzazione con costi a carico dello Stato" e infine, di "sbloccare la mobilità professionale Ata a partire dai facenti funzione e prevedere un piano straordinario di assunzioni sui 13.349 posti Ata".

L'appuntamento per oggi, 20 dicembre, è dunque alle ore 14.00 davanti al Miur in viale Trastevere a Roma. Hashtag della protesta: #STABILIZZIAMOLASCUOLA, perché "il vero cambiamento è far lavorare bene le scuole e chi le manda avanti".