PHOTO
“Basta morti sul lavoro”. Con questo striscione ha preso il via al Colosseo la fiaccolata dei sindacati ai Fori Imperiali in memoria di Octav Stroici, l’operaio rimasto sepolto dalle macerie nel crollo ai Fiori Imperiali, deceduto in ospedale dopo l’estrazione durata undici ore.
Arrivati al punto del crollo, i lavoratori e le lavoratrici hanno levato il grido: “Ad Octav!”. Lo riferiscono la agenzie di stampa. Una vasta affluenza ha accompagnato l’iniziativa, in cui era presenta il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola.
Sindacati: grande cordoglio, fermiamo la strage
Così i sindacati avevano presentato la manifestazione: “Siamo ai Fori Imperiali, lato Colosseo, per una fiaccolata in memoria di Octav Stroici, l’operaio rimasto sepolto dalle macerie nel crollo della Torre dei Conti ed estratto in gravissime condizioni dopo oltre undici ore di complesse e intense operazioni di soccorso”.
È stato un “un giorno di intenso cordoglio – dunque – non solo per il mondo del lavoro, ma per tutta la nostra comunità, profondamente ferita da questa tragedia”. I sindacati quindi aggiungono: “Octav è morto svolgendo un lavoro gravoso, intenso e pericoloso a 66 anni, un’età in cui non solo si dovrebbe essere dispensati da tali attività, ma in cui si dovrebbe già poter essere in pensione”.
La giornata e il dramma
Lunedì 3 novembre è stato un giorno tragico e particolare. Prima la notizia del crollo ai Fori, di mattina, poi l’avvio delle lunghe e complesse operazioni di soccorso. Se nella parte del pomeriggio e prima serata è trapelata la speranza per le sorti del lavoratore, riuscendo a comunicare con lui, poi è arrivata la doccia fredda.
L’uomo non ce l’ha fatta, è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Dopo la fiaccolata, il 5 novembre a Roma è lutto cittadino.























