"Dopo quasi 15 anni di lunga ed estenuante lotta, attesa, arrabbiature e vari cambi di ministri e dirigenti al ministero dei Beni culturali, l'elenco è
stato finalmente pubblicato". Grande è la soddisfazione della Fillea Cgil per la pubblicazione da parte del dicastero dell'elenco dei restauratori dei beni culturali. "Lunghi anni - spiega la segretaria nazionale Ermira Behri - che ci hanno sempre visti in prima linea, al fianco degli oltre 6 mila lavoratori e lavoratrici, per il riconoscimento della qualifica del restauratore e per il riconoscimento dei loro diritti".

Il 2018 era iniziato "con la nostra mobilitazione unitaria davanti al ministero e il vertice con il segretario generale, proseguito con vari incontri, una lettera aperta al nuovo ministro e diverse corrispondenze con il dicastero rispetto all'avanzamento dei lavori e alle varie problematiche emerse. E non poteva concludersi in modo migliore". Una lunga vicenda, si diceva, visto che sono trascorsi quasi 15 anni dall’avvio della procedura prevista dalla legge e più di tre anni dall'emanazione del bando pubblico per l’acquisizione della qualifica (con decreto ministeriale del 22 giugno 2015). In questi anni sono occorse ben cinque proroghe per consentire alla commissione esaminatrice di terminare i lavori necessari alla definizione dell'elenco dei restauratori qualificati. "Finalmente - conclude la segretaria nazionale Fillea - gli operatori di questo settore, che hanno continuato e continuano a salvaguardare l'immenso patrimonio monumentale, storico e artistico del nostro paese, vedono riconosciute, ufficialmente e per la prima volta, le loro competenze professionali".