I patti non sono stati rispettati. Malgrado l’intesa raggiunta nel febbraio scorso, la Giga Grandi Cucine di Scandicci (Firenze) ha aperto una nuova procedura di licenziamento collettivo per 38 dipendenti. “Un fulmine a ciel sereno”, commenta la Fiom Cgil territoriale: “Un atto antisociale e incomprensibile contro i lavoratori e le lavoratrici, e contro gli accordi firmati e sottoscritti da tutte le parti”.

Nell’ottobre 2021 la società di attrezzature industriali per la ristorazione, di proprietà dal 2008 della multinazionale americana Middleby, aveva aperto la procedura per la cessazione dell’attività. “Iniziò allora - ricostruisce la categoria - una lunga trattativa in sede ministeriale e regionale, che il 2 febbraio scorso vide la sottoscrizione di un accordo”.

L’intesa, prosegue la Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia, impegnava tutte le parti firmatarie “alla reindustrializzazione fino al 15 agosto e al piano di continuità occupazionale fino al 31 dicembre. L’ammortizzatore sociale, previsto e approvato dal ministero del Lavoro, era la cassa d’integrazione straordinaria per cessazione”.

Poi, d’improvviso, l’apertura di una nuova procedura di licenziamento collettivo che si concluderà il 20 settembre, in antitesi appunto con quanto siglato in precedenza. “Chiediamo serietà e rispetto per le persone”, conclude la Fiom territoriale: “Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo constatare il ruolo di Confindustria Firenze che prima firma gli accordi e poi li disconosce”.