Mobilitazioni e contrattazione: grazie a due degli strumenti fondamentali dell’azione sindacale sono stati ottenuti due risultati importanti su un tema annoso. Quello dei part-time verticali obbligatori con sospensione estiva che però, essendo contratti a tempo indeterminato, non danno diritto durante la “pausa” ad alcuna indennità. Proprio in questi giorni sono stati infatti siglati due accordi con la Regione Liguria e con il Lazio. 

Grazie all’accordo con la Regione Liguria, si legge in una nota della Filcams regionale, “siamo in grado di poter dire che queste lavoratrici e questi lavoratori, cuoche, aiuto cuoche, addette mensa, autisti, avranno un sostegno economico per i mesi di sospensione estiva dall’attività scolastica a cui sono soggetti, essendo privi della tutela degli ammortizzatori sociali”. Un accordo storico che sancisce anche un principio politico importante: “Quello che ci porta da sempre a denunciare la discriminazione che questo tipo di contratto, il part time verticale ciclico, mette in atto nei confronti di questa categoria di lavoratori. Quest’anno, anche loro avranno una copertura economica per dodici mesi grazie alla battaglia della Filcams Cgil”.

Un risultato che però non sarebbe stato possibile senza le mobilitazioni e i presìdi di lavoratori e delegati. A breve uscirà un bando regionale che permetterà a questa tipologia di lavoratori di accedere al fondo stanziato come contributo alla formazione utilizzando i fondi europei a disposizione della Regione. 

Risultato analogo nell’intesa siglata con la Regione Lazio. Anche in questo caso, questi addetti - l’esempio più eclatante è quello delle mense scolastiche – avranno un sacrosanto sostegno al reddito. “L'importanza di questa misura, commentano Cgil, Cisl e Uil regionali insieme con la Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti e Uiltucs Uil, "non è solo nel sostegno al reddito di questi lavoratori: per la prima volta si afferma un principio, quello di impegnare le istituzioni a contrastare il fenomeno del part time ciclico involontario”. 

Questo provvedimento, commenta il sindacato, “si inserisce nella battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche che il 24 giugno sono scesi in piazza per rivendicare il diritto a una forma stabile di salario e che attraverso il sindacato hanno presentato un emendamento al Dl Rilancio per riconoscere una forma di sostegno al reddito nei periodi di sospensione”.