Mario Cavaliere e aveva moglie e due figli. Era un operaio di 57 anni, e oggi (10 luglio) è morto sul lavoro, folgorato dai cavi di alimentazione della linea ferroviaria di Brindisi. Altri due operai sono rimasti feriti nell'incidente, avvenuto intorno all'una di notte vicino alla stazione brindisina.

I tre lavoravano per una ditta appaltatrice che stava realizzando un potenziamento dell'infrastruttura, per conto di Italferr-Rete ferroviaria italiana. La vittima si trovava su un carrello sollevatore. I due feriti sono stati ricoverati all'ospedale Perrino di Brindisi. Rete ferroviaria italiana e Italferr hanno espresso cordoglio e vicinanza ai familiari.

Condoglianze ai familiari della vittima e gli auguri di pronta guarigione ai due colleghi feriti sono state espresse anche dalle segreterie nazionali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf, Fast e Orsa Ferrovie."Adesso basta - scrivono in un comunicato i sindacati -. Continua senza tregua la sciagura che coinvolge il personale delle ditte appaltatrici nelle attività ferroviarie. Troppe vite spezzate nel nome del profitto, troppe le segnalazioni riguardanti i ritmi di lavoro eccessivi, in assenza delle più elementari norme di sicurezza. La magistratura farà il suo corso ed individuerà i responsabili di questa ennesima sciagura. Resta il fatto che è diventato ormai insopportabile il continuo stillicidio di morti registrate nel compiere il proprio dovere".

I sindacati chiedono poi a Rfi in particolare e al Gruppo Fsi più in generale “una inversione di tendenza immediata che ricomprenda tra le azioni la censura, e in casi gravi come quello di questa notte l'allontanamento delle imprese che non rispettano le regole di sicurezza dell'esercizio ferroviario". “Riteniamo indispensabile - concludono - una convocazione del tavolo della sicurezza allo scopo di trovare soluzioni urgenti ed immediate".