Caserta: Jabil ha annunciato la procedura di licenziamento collettivo per 350 lavoratori. L'annuncio durante l’incontro convocato dall'azienda Jabil in Confindustria Caserta. Per i sindacati questa decisione viene meno agli impegni assunti nelle sedi istituzionali e vanifica i sacrifici fatti dai lavoratori. Per questo "chiedono immediatamente il ritiro della procedura e l’attivazione di un tavolo ministeriale per dare seguito agli accordi sottoscritti al ministero dello Sviluppo economico". Nel frattempo sindacati e Rsu hanno convocato un'assemblea dei lavoratori alle ore 8 di domani 25 giugno 2019, ai cancelli dello stabilimento di Marcianise, proclamando 8 ore di sciopero per ogni turno di lavoro a partire dalle 6 del mattino.

Insomma: un’altra multinazionale Americana, che conta 200.000 lavoratori nel mondo con 100 insediamenti produttivi in 29 paesi, decide di disimpegnarsi progressivamente nell’unico stabilimento rimasto in Italia. E questo nonostante abbia acquisito negli ultimi anni in provincia di Caserta altre aziende operanti nel settore dell’elettronica: Marconi, Nokia/Siemens e Ericsson che complessivamente impiegavano migliaia di addetti.

"La provincia di Caserta, già fortemente colpita dalla crisi industriale e dalla scelta di molte aziende di abbandonare il territorio, non può permettersi un ulteriore depauperamento produttivo ed occupazionale" si legge in una nota di Fim, Fiom, Uilm e Failms insieme alle Rsu aziendali.

Per i sindacati "questo ulteriore vile attacco al territorio e ai lavoratori dimostra la necessità di una politica industriale che rilanci il Mezzogiorno per il futuro del Paese, come già chiesto con forza durante la manifestazione nazionale dello scorso 22 giugno a Reggio Calabria. Ci aspettiamo che tutte le Istituzioni, locali e nazionali, e tutti i parlamentari eletti sul territorio non rimangano spettatori ma svolgano un ruolo attivo nella vertenza Jabil, per la difesa produttiva ed occupazionale".