Per il terzo anniversario della tragedia accaduta il 13 maggio 2018 nello stabilimento padovano delle Acciaierie Venete, un incidente che ha portato alla morte Sergiu Todita e Marian Bratu e ha ferito altri due operai della ditta in appalto, Fim, Fiom e Uilm di Padova organizzano un presidio unitario giovedì 13 maggio davanti alla sede dell’Inail a alla facoltà di ingegneria dell’università.

“Le condizioni e le modalità di lavoro devono cambiare, la sicurezza è e deve essere la priorità per tutti: lavoratori, aziende, enti di controllo e governo – spiegano i sindacati dei metalmeccanici in una nota congiunta, che invitano Rsu a indire scioperi e iniziative negli stabilimenti -. Innovazione, ricerca e sviluppo hanno bisogno di risorse nuove e non di finanziamenti a fondo perduto alle aziende, in cui non viene verificata l’attuazione e l’adozione di misure adeguate per la sicurezza”.

La strage di lavoratori e di lavoratrici continua in tutta Italia, in tante aziende, e questo non è accettabile, non può diventare una quotidianità a cui ci si abitua. Attraverso l’uso delle tecnologie 4.0 più avanzate e ad una nuova organizzazione del lavoro si possono migliorare le condizioni di salubrità e sicurezza e la posizione di coloro che in quei luoghi lavorano e si muovono. “Inoltre, non vanno messe in discussione le norme del codice degli appalti - affermano Fim, Fiom e Uilm Padova -, che con la logica della semplificazione e liberalizzazione intervengono sul costo del lavoro smantellando regole e diritti. Vanno invece rafforzati gli organismi di controllo e di ispezione. E la sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro non può essere affidata a un sistema privato, ma dev’essere pubblica e indipendente dalle imprese”.

I sindacati indicano poi le altre politiche che vanno messe in campo per fermare questa strage e prevenire le situazioni di pericolo: va rimossa la precarietà come condizione di ricatto dei lavoratori ed è necessaria una revisione delle liste dei lavori usuranti e gravosi e del diritto alla pensione, perché i lavori non sono tutti uguali e non possono essere svolti a qualsiasi età.