La voce di due lavoratori del porto di Livorno, Luca Simoni, addetto alla logistica e delegato Filt provinciale, ed Elena Falleni, responsabile risorse umane della Compagnia d’impresa lavoratori portuali, a margine dell’iniziativa del 29 e 30 maggio alla Fortezza Vecchia di Livorno sull'impatto dell’intelligenza artificiale e dell’automazione sulla sicurezza e sul lavoro nei porti.
Simoni ricorda l’uso limitato dell’Intelligenza artificiale nei porti italiani rispetto a quello nei porti europei dove vi è invece un impiego invece più avanzato. Quindi sottolinea come nel nostro Paese sia necessario prima di tutto implementare strutture e infrastrutture ancora carenti. Sarà poi importante che il tema dell’automazione, già in atto, e quello dell’utilizzo dell’Ia siano un tema nelle trattative contrattuali nazionali e di secondo livello.
Per Falleni è necessario che, nell’introdurre l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, si potenzino i processi di formazione del personale, precisando che si tratta di uno strumento che fornisce un valore aggiunto ma non deve essere in antitesi rispetto la presenza umana che invece fa la differenza nella produzione.