Da nove mesi non ricevono lo stipendio, eppure hanno sempre continuato a lavorare, per garantire un servizio pubblico essenziale come quello degli asili nido. Dopo accesi confronti con la proprietà, avvenuti anche in Prefettura, e le difficoltà inasprite dal dissesto comunale, le lavoratrici del Consorzio Il Glicine di Catania, oramai disperate, hanno sospeso il servizio da mercoledì scorso. Stamattina, 1 febbraio, le mamme hanno solidarizzato con loro nel corso di un presidio di protesta tenutosi in via Galermo 162, proprio davanti all’asilo La coccinella. 

“Eravamo in 58 ausiliarie, ma molte non hanno retto a questa vita che definire precaria è persino inadeguato - spiega l’addetta Pina Guardo, lavoratrice di una coop e rappresentante aziendale della Fp Cgil - Siamo rimaste in 47, ma a fronte di una situazione così assurda abbiamo deciso di dare un segnale forte. Abbiamo resistito così a lungo solo perché comprendiamo benissimo quale valore sociale per la nostra città rivestano gli asili nido".

"Lo abbiamo fatto per le donne lavoratrici come noi - prosegue la lavoratrice - lo abbiamo fatto per i più piccoli. Ma a fronte di un imprenditore che sostiene di non sapere come retribuirci, nonostante la sottoscrizione di un verbale comune in Prefettura, e nonostante avesse anticipato delle somme per poi riprendersene una parte a fronte dei parziali pagamenti del Comune in dissesto, non abbiamo più alternative”.

Stamattina mamme e lavoratrici hanno protestato insieme, in piena solidarietà e comprensione. “Tutto questo ci ha fatto molto piacere e testimonia la grande comprensione dei cittadini rispetto al valore del nostro lavoro e a ciò che sta accadendo in città - conclude Guardo - Non possiamo però fermarci. Continueremo a lottare per far valere i nostri diritti”.