Sono stati 60 anni spesi bene, al fianco dei pensionati e delle pensionate, dei lavoratori e delle lavoratrici. Così Carla Cantone ha salutato i 10 mila del Palalottomatica di Roma, accorsi a festeggiare il sessantesimo compleanno dello Spi Cgil. Una festa, ma anche l’occasione per ribadire l’impegno della categoria per “diritti, libertà, dignità” (come recita lo slogan della manifestazione). “Ora siamo al fianco della Flc contro il decreto Gelmini, che penalizza il diritto all’istruzione. Le proposte avanzate dal segretario generale Epifani, lo scorso 5 novembre, le condividiamo in pieno e le sosterremo con forza. È infatti partita una stagione di lotta” ha spiegato la segretaria generale.

Nato nel gennaio 1948, trasformatosi in Spi nel 1977, il sindacato pensionati della Cgil ha oggi quasi tre milioni di iscritti. Il suo obiettivo, spiega Cantone in un articolo pubblicato su Rassegna Sindacale, non è “rappresentare solo il disagio economico e la non autosufficienza, bensì promuovere e rappresentare anche il benessere e la risorsa offerta dall’allungamento della vita, perché pensiamo che il benessere sia necessario non solo per le persone ma anche per uno sviluppo di qualità”. Un sindacato, quindi, che guarda agli anziani nella loro interezza: il reddito da pensione, il diritto alla salute, ma anche l’impegno, l’esperienza, l’intelligenza che possono ancora mettere a disposizione della società.

Rivalutare le pensioni, ridurre le tasse, combattere il caro vita, difendere lo stato sociale, approvare la legge per la non autosufficienza. Sono queste le richieste che lo Spi ha oggi ripetuto al governo. I pensionati della Cgil, anzitutto, chiedono la modifica del meccanismo di perequazione annuale che non difende le pensioni nemmeno dall’aumento dei prezzi rilevato dall’Istat. Sollecitano il governo a incrementare le detrazioni fiscali per aumentare di 500 euro le pensioni entro il 2008 e a estendere la quattordicesima mensilità (prevista dall'accordo sul welfare del 23 luglio 2007) anche per le pensioni oltre i 650 euro al mese.

Lo Spi Cgil reclama anche l’approvazione della legge per la non autosufficienza, mettendo subito in calendario alla Camera la proposta di iniziativa popolare presentata dai sindacati. Chiede, inoltre, la destinazione di maggiori risorse agli enti locali e alle Regioni al fine di valorizzare la contrattazione sociale e territoriale. Infine, si oppone con forza a ogni tentativo di privatizzare la sanità e ridurre lo stato sociale, come è invece nelle intenzioni del governo. “Siamo il popolo dei pensionati e delle pensionate, ma non abbiamo mandato in pensione il cervello, il cuore e la passione. Non abbiamo rinunciato a lottare per la dignità, la libertà e la democrazia” aggiunge la segretaria generale su Rassegna Sindacale.

“Il governo dovrebbe convocare i sindacati e aprire un tavolo per dire cosa vuole fare. La cosa che non mi è andata giù, e che non si è mai vista, è che in una fase di crisi come questa il governo incontri solo Confindustria e i banchieri, e quando c’è da incontrare qualcun altro lo fa in modo non trasparente. Non è giusto e non è neanche segno di forza e responsabilità. Si sta parlando infatti di questioni che riguardano milioni di persone. E si deve avere il coraggio delle risposte”. Così dal palco del Palalottomatica il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, tornando sull’incontro ‘segreto’ che si sarebbe tenuto martedì sera a Roma, presso la sede di Palazzo Grazioli, tra il premier Berlusconi, il presidente di Confindustria Marcegaglia e i leader di Cisl e Uil Bonanni e Angeletti (che hanno smentito di aver partecipato al vertice). “Il governo – ha aggiunto Epifani – ci convochi alla luce del sole per far capire al Paese cosa vuole fare per affrontare le emergenze e ascoltare le nostre proposte”.

All’esecutivo la Cgil chiede di stanziare subito le risorse “per sostenere i redditi di pensionati, lavoratori e garantire i servizi pubblici”. Prendendo ad esempio la parzialità della Social Card (“non è una soluzione perché viene data ad alcuni senza pensare ad altri” ha detto), Epifani invita il governo a porsi come obiettivo quello di “una politica vera per il mondo degli lavoratori e degli anziani. E non ci accontentiamo del fatto che non ci sono risorse e che saranno redistribuite quando ci saranno. Bisogna intervenire subito per avere un Natale con qualche pensiero in meno”.

Il leader della Cgil è poi intervenuto sul blitz che hanno compiuto stamani a Roma i giovani di Azione Studentesca (associazione vicina ad Alleanza nazionale), occupando per circa un’ora la sede della Flc Cgil (in via Serra). “Quaranta esponenti della destra sono entrati nella sede della Flc. Non è la prima volta” ha detto dal palco: “Dico basta con questi metodi squadristi, non tolleriamo il ritorno a provocazioni di questo segno. Non consentiremo che forme di violenza dirette o indirette possano vincere sulla forza delle idee, della ragione e della giustizia. E non è solo una questione di rispetto”. Epifani ha però invitato tutti alla calma, anche in vista della grande manifestazione di domani degli universitari: “In questi giorni sono avvenute molte cose e c’è stato anche qualche episodio limitato di violenza. C’è anche qualcuno che non vede l’ora che questo avvenga e io vorrei evitare di dargli soddisfazione. Per questo dico ai giovani: solo un movimento pacifico allarga i consensi, la storia che abbiamo alle spalle ci insegna che la strada dell’illegalità fa diventare più deboli e vulnerabili”.

Aggiornato alle ore 16:45