“Si deve affrontare in modo tempestivo e risolutivo il tema delle aggressioni, da parte di alcuni cittadini esagitati, nei confronti degli addetti al front office dell'Area Servizi al cittadino”. A dirlo è la Fp Cgil di Milano, denunciano l’ennesima aggressione, avvenuta sabato 29 gennaio, a una lavoratrice del Salone anagrafico di via Larga. “Un’aggressione violenta e intimidatoria – spiega il sindacato – da parte di una cittadina che aveva ricevuto un diniego relativo a una richiesta di rilascio della carta d'identità, che solo grazie all'intervento dei colleghi non è sfociata in aggressione fisica”.

La Fp Cgil evidenzia che “negli ultimi mesi ci sono stati quattro episodi, che si aggiungono ad altri accaduti in precedenza anche nelle delegazioni anagrafiche, e in alcuni di questi sono state fatte persino minacce di morte”. Tutto ciò sta creando un “clima di preoccupazione e ansia tra i lavoratori e le lavoratrici che non riescono più a svolgere il proprio lavoro quotidiano con la dovuta serenità”

Il sindacato sottolinea che il Comune “aveva garantito che ci sarebbe stato, per tutta la durata di apertura al pubblico, un presidio di vigilanza, anche per scoraggiare persone con problemi psichici o facinorosi”. Ma, prosegue la Fp Cgil, “dobbiamo constatare che non viene garantito con regolarità, e infatti sabato 29 gli uffici non erano presidiati”. La Fp Cgil, dunque, rimarca la necessità di “trovare assieme soluzioni risolutive ed efficaci relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo in atto tutte le azioni volte alla tutela di lavoratrici e lavoratori”.