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È stato firmato oggi a Roma il testo definitivo del Ccnl somministrazione, il contratto dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti delle Agenzie per il Lavoro che svolgono la propria attività presso un utilizzatore terzo e che occupa, in Italia, circa un milione di persone l’anno e mezzo milione al mese.
Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp avevano sottoscritto le ipotesi di rinnovo con le associazioni datoriali Assolavoro e Assosomm il 3 febbraio scorso, data da cui è in vigore la maggioranza degli istituti; il 18 marzo l’attivo unitario dei delegati e delle delegate ha approvato gli accordi dopo un percorso di oltre 600 assemblee che ha validato l’intesa con la partecipazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori somministrati.
Giunto al sesto rinnovo, il nuovo Ccnl della somministrazione lavoro garantisce più diritti e tutele e porta maggiori strumenti per la parità di trattamento e la continuità occupazionale.
Così le sigle: “Ottenuto un importante miglioramento delle condizioni economiche di lavoratrici e lavoratori, con aumenti superiori al 15% per gli istituti economici demandati alla contrattazione come l’indennità di disponibilità e aumenti del 20% sulle prestazioni per i lavoratori e le lavoratrici erogate dalla bilateralità, soprattutto per la salute oltre all’introduzione di una specifica assicurazione sanitaria di settore”.
Dal punto di vista normativo, “prevista l’assoluta novità dell’istituto del preavviso della proroga di 3 giorni per i contratti a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi che, se non rispettato, verrà indennizzato; viene inoltre razionalizzato e potenziato lo strumento della clausola sociale per i cambi appalto”.
Vengono anche migliorate le tutele individuali, con una particolare attenzione alla maternità, sia sui rapporti di lavoro a termine sia a tempo indeterminato, alle malattie ingravescenti, alle persone migranti, al contrasto alle molestie e alle donne vittime di violenza con l’introduzione di uno specifico sostegno economico.
Viene potenziato anche lo strumento della formazione, con l’introduzione, fra le altre, delle novità della Fad con indennità di frequenza e della formazione continua di alta specializzazione, oltre ad un rafforzamento del diritto mirato.
Introdotta, inoltre, la contrattazione di secondo livello con le Agenzie per il Lavoro; sul fronte delle relazioni sindacali, consolidati i percorsi di gestione che ora, con il decentramento, agiscono anche sui singoli siti per monitorare le condizioni di lavoro e il rispetto della parità di trattamento.
Tra le principali conquiste, inoltre, la nuova Procedura di ricollocazione plurima (Prp) per la gestione delle fuoriuscite plurime dalle aziende utilizzatrici, uno strumento che oltre alla funzione di disincentivarle, assicuri maggiori tutele anche ai lavoratori e alle lavoratrici in somministrazione, finora spesso esclusi dai percorsi di salvaguardia previsti per i dipendenti diretti.
Cgil e Nidil: soddisfatti, ora stabilità occupazionale
“Nell’esprimere soddisfazione per la firma definitiva del Contratto collettivo nazionale di lavoro della somministrazione, che riguarda circa un milione di persone all’anno, Cgil e Nidil Cgil continueranno a lavorare per garantire la continuità e la stabilità occupazionale di quanti operano attraverso questa tipologia, agendo politiche contrattuali inclusive e intervenendo sulla legislazione nonché utilizzando al meglio la nuova strumentazione definita dal contratto”. Lo affermano, in una nota congiunta, Francesca Re David, segretaria confederale Cgil e Andrea Borghesi, segretario generale Nidil Cgil.
“Il rinnovo del Ccnl - proseguono - rientra in questo percorso in quanto aumenta le indennità economiche demandate dalla legge alla contrattazione per oltre il 15%, estende tutele e diritti sui luoghi di lavoro, redistribuisce la ricchezza generata dal settore, tutela le fragilità e rende cogente il confronto decentrato per il controllo delle condizioni di lavoro e della parità di trattamento, costruisce soluzioni innovative per la formazione continua, liberamente scelta da lavoratrici e lavoratori”.
“Infine - concludono Re David e Borghesi - con il Ccnl si ribadisce il ruolo della rappresentanza, sia sindacale basata sulla democrazia rendendo sempre più esigibile la possibilità di eleggere i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, sia datoriale attraverso la certificazione della consistenza delle associazioni delle Agenzie per il lavoro”.