Il 98,5% dei lavoratori di Acciaierie d’Italia vuole un ingresso dello Stato (attraverso Invitalia) nella maggioranza del capitale azionario dell’azienda. Questo l’esito del referendum indetto da Fiom Cgil, Uilm Uil e Usb: a fronte di 6.111 voti validi, i sì sono stati 6.041, i no 70 (1,1%), le schede nulle 92 e le bianche 123.

“Il dato emerso dal referendum – commentano i sindacati – ci consegna una chiara volontà da parte dei lavoratori di voler cambiare pagina e porre fine a una gestione che evidentemente ha dimostrato di non aver nessun interesse a garantire un serio rilancio dello stabilimento siderurgico”.

Fiom Cgil, Uilm Uil e Usb ritengono “necessario aprire una fase di ascolto e di confronto col governo e col Parlamento perché si possano determinare scelte strategiche per definire politiche industriali e ambientali in grado di rilanciare non solo Taranto, ma l'intero tessuto produttivo e manifatturiero del Paese”.