Giovedì 17 gennaio, dalle 10, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità in via Roma, ci sarà il presidio dei lavoratori del consorzio Colis che rischiano il licenziamento dal 1° febbraio, dopo vent’anni di attività, a causa di un cambio d’appalto. La protesta, organizzata da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Sardegna, è legata alla vertenza avviata da mesi per salvaguardare i posti di lavoro – i primi licenziamenti saranno venti – e garantire qualità ed efficienza del servizio di lavaggio e sterilizzazione di dispositivi medici per ospedali e strutture sanitarie.
 
“Il 9 gennaio l’Ats ha ufficializzato l’affidamento dell’appalto a un’impresa di Chieti, che si dovrebbe occupare del servizio per la Assl di Sassari fuori dai confini regionali, sottraendolo – con tutte le incognite che ciò comporta – alle attuali maestranze impegnate in Sardegna, in particolare a Macchiareddu. Se questa decisione non fosse revocata, le conseguenze sarebbero nefaste, non solo per i venti lavoratori, ma probabilmente anche per lo stesso servizio, visto che in venti giorni non è per nulla chiaro come potrà essere organizzata e garantita la fornitura di camici, divise, lenzuola, kit sterili per cinque ospedali e ottanta strutture territoriali. Per tali ragioni le categorie hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente all’assessore alla Sanità e al direttore Ats Moirano”, hanno detto i sindacati.