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Cinque morti di lavoro in poche ore. Il primo decesso è stato battuto dalle agenzie in mattinata: si tratta di un operaio che non ce l’ha fatta, è spirato dopo due mesi di agonia in un ospedale di Acerra, Napoli. L’uomo era precipitato in cantiere il 10 settembre scorso e da allora lottava tra la vita e la morte.
A lui si aggiunge un operaio vittima di un’altra caduta, da un’altezza di dieci metri, in un cantiere del bresciano: l’uomo è morto sul colpo. Fatali anche gli infortuni di un altro operaio travolto accidentalmente da un muletto nel cortile di una ditta di materiali edili nel Piacentino e del proprietario di un’azienda agricola nel Sassarese, schiacciato e trascinato dal proprio trattore. A completare il bilancio drammatico di queste poche ore del 3 novembre la morte di un camionista precipitato dal cassone del proprio mezzo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. E intanto a Roma continuano le operazioni per estrarre l’operaio travolto dalle macerie del crollo della Torre dei Conti in pieno centro.
31enne di origine indiana la vittima nel Bresciano, unico straniero; 64enne la vittima nel Piacentino, 51enne quella nel Sassarese, 56enne quella in Piemonte. Mentre il lavoratore morto dopo due mesi di agonia in ospedale ad Acerra aveva 63 anni. Se ottobre con la denuncia di 124 morti secondo l’Osservatorio di Soricelli è stato un mese nero per il lavoro, novembre comincia nel peggiore dei modi.
























