“Il divieto di sciopero non è certo fra i poteri della Commissione nazionale di garanzia sul diritto di sciopero e, di certo, non possiamo permettere la lesione dei principi costituzionali e della legge”. Così il segretario confederale della Cgil, Emilio Miceli, replicando ad una nota della Commissione. Il sindacalista paventa  il rischio che l’Autorità finisca per creare confusione tra l'invito a non scioperare e il divieto ad esercitare un diritto sancito dalla Costituzione.

”Quest'ultimo non è tra i suoi poteri - ribadisce -. Mentre invece la Commissione deve garantirne proprio l’esercizio di questo diritto”. Miceli ricorda poi l'articolo 2 comma 7 della legge 146/90, che ”permette di indire scioperi senza l'obbligo di preavviso in occasione di gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori. E ci troviamo ora purtroppo proprio in questa fattispecie”.

Il segretario assicura chi avesse dubbi, a partire dalla Commissione, che “il senso di responsabilità della Cgil non è mai venuto meno e che la Confederazione ha chiare le condizioni del paese. Lo abbiamo già dimostrato, da ultimo non più di qualche ora fa con l'intesa sulla chiusura delle attività non essenziali”.