Si è svolto martedì 25 novembre al ministero delle Imprese l’aggiornamento del tavolo sul gruppo Riello, che conta circa 1.300 dipendenti, di cui circa 600 in Italia (fra Verona, Lecco e Treviso). “Il tavolo – scrivono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – instaurato al fine di avere un monitoraggio costante sull’operazione di cessione di un gruppo considerato come strategico nell’interesse dei lavoratori e del Paese, ha ricevuto, ancora una volta, delle informazioni che la delegazione sindacale considera di scarso rilievo”.

I sindacati rilevano che “quanto emerso dalla breve relazione ricalca quanto già conosciuto, con la mera integrazione di un’enunciazione di una prima fase collegata a offerte non vincolanti (non sono noti i soggetti interessati) e alcuni elementi di principio quali l’interesse allo sviluppo industriale e la tenuta sociale/occupazionale”.

Fiom, Fim e Uilm hanno ribadito che “le informazioni date, rispetto alle richieste già fatte su pre-requisiti di investimenti sui prodotti e in particolare sul mantenimento dell’occupazione, sono scarse se non prive di elementi di garanzia, essendo le proposte ricevute da Carrier non vincolanti, quindi prive di dettagli su questi temi”.

Le tre sigle confermano “il giudizio di insufficienza delle informazioni ricevute, esprimono forte preoccupazione sul futuro del gruppo e ribadiscono la centralità delle questioni poste al tavolo”. Il ministero, confermando la rilevanza del tavolo, al fine di poter proseguire il confronto con tutti i soggetti interessati ha stabilito un ulteriore data d’incontro che avrà luogo il 18 dicembre 2025.