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“I dati dell'ultimo rapporto Svimez sulla Basilicata confermano lo stato disastroso in cui versa la nostra regione e più volte da noi denunciato”. Così Fernando Mega, segretario generale della Cgil lucana, che cita alcuni numeri: “Dal 2019 al 2023 la regione ha registrato il calo di prodotto interno lordo più consistente d’Italia, meno 3,8%, e il più alto tasso di emigrazione giovanile, meno 5,4%. In due anni 5 mila giovani laureati hanno lasciato la Basilicata per il nord o l’estero, perché a crescere è solo l’occupazione instabile e precaria, come già attestato dalla ricerca Ires Cgil Basilicata presentata alle Giornate del lavoro di giugno”.
“Numeri – ha sottolineato Fernando Mega – che confermano come la vertenza Basilicata, lanciata come Cgil all’assemblea generale dello scorso settembre, è una vera e propria urgenza, che va affrontata a livello regionale e nazionale. Lo sciopero generale nazionale della Cgil in programma il prossimo 12 dicembre porterà in piazza la vertenza Basilicata, insieme alla lotta contro la manovra finanziaria del governo Meloni, che finirà per affossare la Basilicata e il Mezzogiorno, in forte decrescita, come dimostra il rapporto Svimez”.
Fernando Mega, Cgil lucana: “La Basilicata sta morendo, ma noi non ci arrendiamo”
La Cgil Basilicata porterà le proprie istanze nel luogo simbolo della vertenza territoriale, i cancelli dello stabilimento Stellantis di Melfi, “emblema di quella desertificazione industriale, produttiva e sociale della nostra regione – ha spiegato il segretario –. La Basilicata si inabissa e scompare nell’immobilismo di una classe dirigente volta solo all’autoconservazione, nell’attesa dei prossimi incarichi politici. Il presidente della Regione Vito Bardi ne prenda atto. Ogni giorno che passa in queste condizioni – conclude Mega – è uno schiaffo ai cittadini lucani e alle loro aspettative, ecco perché i giovani fuggono. La Basilicata sta morendo ma noi non ci arrendiamo: porteremo in piazza la voce di chi non si rassegna e che il governo regionale non può ignorare”.


























