Si è aperto oggi a Roma il confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Unionchimica Confapi, che riguarda i settori Chimica, Concia, Plastica, Gomma, Ceramica, Abrasivi e Vetro delle piccole e medie imprese aderenti a Confapi. Al tavolo siedono le delegazioni di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme ai rappresentanti dell’associazione datoriale. Il contratto, in scadenza il 31 dicembre, interessa oltre 55mila lavoratrici e lavoratori in circa 3800 aziende.

Salari, diritti e formazione tra le priorità

Durante l’incontro, le organizzazioni sindacali hanno illustrato le proposte contenute nella piattaforma rivendicativa. Al centro delle richieste ci sono aumenti salariali per recuperare il potere d’acquisto, il rafforzamento della contrattazione di secondo livello, e l’ampliamento delle tutele e dei diritti, in linea con i mutamenti normativi e tecnologici.

Le sigle chiedono inoltre di valorizzare la formazione continua, prevedendo piani formativi condivisi con i sindacati e l’attuazione concreta del libretto formativo.

Transizione digitale e nuovi inquadramenti

Nel confronto è emersa l’esigenza di aggiornare gli inquadramenti professionali, per renderli coerenti con i cambiamenti imposti dalla transizione digitale e dall’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi. Centrale anche il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e della promozione dell’inclusività nei luoghi di lavoro.

Salute, sicurezza e sostenibilità

Particolare attenzione è stata posta alla tutela della salute e della sicurezza, con la richiesta di indagini più approfondite sul microclima e sulle condizioni ambientali nei luoghi di lavoro. Per i sindacati, questo rinnovo deve segnare un passo avanti verso un modello sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

La trattativa proseguirà in plenaria il 18 novembre a Milano, con l’obiettivo di costruire un contratto capace di coniugare innovazione, diritti e competitività.