“La situazione di alcuni call center di Taranto, denunciata giovedì 16 maggio nel corso della trasmissione Piazza pulita, deve far indignare tutti noi. Siamo di fronte davvero a una vergogna intollerabile per un Paese civile”. A dirlo è il segretario nazionale Slc Cgil Riccardo Saccone: “L'accordo collettivo sottoscritto da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Asstel nel 2013 per regolamentare le condizioni di lavoro dei call center in outbound, rinnovato nel 2017 e rinforzato con elementi di valore come l'assistenza sanitaria integrativa e i diritti di assemblea, nasceva proprio per portare un po' di giustizia e diritti in un mondo dove spesso prevalgono sfruttamento e malaffare”.

L'esponente sindacale sottolinea come questo mondo sia “sotto attacco da parte di ‘prenditori’ senza scrupoli, dal continuo proliferare di contratti pirata nati col solo scopo di comprimere i costi, peraltro già bassi”. Per Saccone, dunque, occorre “rilanciare e difendere l'accordo collettivo del 2017: lo dobbiamo difendere dagli attacchi, tanti, che vengono da fuori, e anche da quelli che possono venire da dentro il sistema che pure ha sottoscritto quell'accordo”.