Ci sono tre biologhe della Assl di Cagliari che da oltre vent’anni operano per la struttura complessa di genetica medica dell’ospedale Binaghi, ma sono precarie. Ora, finalmente, sembra arrivato il momento della loro stabilizzazione. Almeno questo è l'impegno preso dal direttore della struttura nella riunione di stamattina, 6 febbraio, dopo il presidio organizzato dalla Fp Cgil provinciale in via Piero della Francesca, sotto la sede cagliaritana dell’azienda per la tutela della salute.

"Nei prossimi giorni, verranno convocate ulteriori riunioni tecniche per verificare i percorsi da intraprendere - riferisce in una nota la Fp Cgil di Cagliari - ma resta importante il risultato raggiunto con il direttore Ats, che ha dato mandato agli uffici di affrontare i nodi della vertenza con il sindacato". La Fp Cgil, da parte sua, ha ribadito "l’urgenza di procedere subito alla stabilizzazione delle lavoratrici che, con la loro professionalità ed esperienza, garantiscono da tanti anni il funzionamento della struttura".

Una storia lavorativa paradossale, quella vissuta dalle tre biologhe, che hanno sempre operato con contratti di collaborazione, ma alle quali è stata finora negata la stabilizzazione lavorativa, per ragioni legate all’interpretazione delle norme. "Non esistono ostacoli tecnici all’assunzione delle tre lavoratrici - afferma ancora la Fp Cgil - e a sostegno delle nostre rivendicazioni vi sono le procedure utilizzate in altre aziende sanitarie, che hanno già sanato casi simili e la stessa richiesta del direttore del servizio del Binaghi che, più volte, nel corso di questi anni, ha chiesto l’inserimento nell’organico stabile delle tre biologhe", sostiene il sindacato.  

Per tali ragioni, la Fp Cgil cagliaritana "vigilerà sui percorsi che verranno definiti nei prossimi giorni, fino alla chiusura positiva della vertenza, con l’auspicio che in tempi stretti si riesca a sanare questa grave ingiustizia, che danneggia le lavoratrici, ma rischia anche di compromettere il futuro funzionamento del servizio".