“La sola strada da percorrere adesso è un aumento deciso dei salari, lordi e netti, per evitare il rischio di una recessione. Bisogna mettere al centro il lavoro per arginare gli effetti della restrizione monetaria”. Ad affermarlo è la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, dopo le decisioni della Banca centrale europea, aggiungendo che: “Siamo al centro di una tempesta perfetta, determinata dall’ennesimo rialzo dei tassi da parte della Bce, l’ottavo in meno di un anno, per un totale di 425 punti base; da un’inflazione che, seppur in flessione, supera ancora di sei punti la dinamica delle retribuzioni, come fa notare l’Istat; e, infine, da un andamento della domanda di prestiti alle famiglie e alle imprese in progressiva frenata, secondo Bankitalia”.

Dall’inizio dell’anno, prosegue la dirigente sindacale, “denunciamo una spirale prezzi e profitti e, contestualmente, la non efficacia di politiche monetarie restrittive in assenza di una regolazione nazionale e di politiche di bilancio espansive e redistributive, a partire dalla tassazione degli extra-profitti e dal controllo dei prezzi. Imprese e famiglie faticano con questi tassi di interesse nella loro richiesta di credito mentre al contrario grandi sono i vantaggi per i bilanci delle banche nonché per la speculazione, a danno di un debito pubblico che macina record, arrivato a oltre 2.800 miliardi di euro”.

Per la segretaria generale della Fisac Cgil, “gli effetti di questo ennesimo rialzo si riverseranno ancora una volta su imprese e cittadini, senza intaccare la dinamica inflazionistica, e, per stare solo al nostro settore, in un salasso in busta paga per gli effetti dei rialzi sui Fringe benefit. Serve agire e farlo in fretta, sostenere la domanda interna e la crescita del Prodotto interno lordo anche attraverso il rinnovo dei contratti. Dare al lavoro ciò gli spetta, insieme ad una vera politica industriale, fiscale e sociale che sostenga l’occupazione e i redditi da lavoro e da pensione”, conclude Esposito.