“Il governo ci ha comunicato che non ci sono per ora le condizioni per andare avanti con un provvedimento di cassa integrazione per i circa 2000 lavoratori a cui in cassa integrazione della vecchia Alitalia.  Quindi si sta provando a ragionare per misure che saranno al limite un prolungamento della Naspi”. Sono le parole di Fabrizio Cuscito, responsabile trasporto aereo Filt Cgil, dopo l'incontro al ministero del Lavoro convocato per discutere della procedura di licenziamento collettivo e della proroga della Cigs per i dipendenti dell'ex Alitalia, in scadenza al 31 ottobre, conclusosi con la decisione dello stop dell'ammortizzatore sociale e il licenziamento collettivo.

“La richiesta da parte nostra, quindi delle organizzazioni sindacali – prosegue -, è stata che si utilizzino anche le risorse che sono contenute nel fondo di solidarietà del trasporto aereo, che è un fondo apposito per queste situazioni emergenziali al fine di prolungare la cassa integrazione dei lavoratori così che coloro che sono nelle condizioni di arrivare ai requisiti pensionistici possano andare in pensione. Coloro che invece in questa condizione non ci si trovano, possono essere inclusi nuovamente nel ciclo produttivo delle aziende”.  

Sulle prossime mosse del sindacato Cuscito afferma che i sindacati hanno fatto “una richiesta ben precisa, vale a dire l'apertura di un tavolo congiunto con ministero del Lavoro e dei Trasporti nel quale si possa ragionare per trovare delle soluzioni per questi lavoratori”.

"Siamo pronti a qualsiasi iniziativa – ha dichiarato – e ci aspettiamo una risposta in tempi rapidi da parte del ministero perché si scongiurino le lettere di licenziamento. Noi abbiamo ribadito a gran forza che non ci deve essere l'invio di nessuna lettera di licenziamento”. I sindacati chiedono quindi a tutte le istituzioni coinvolte di trovare “soluzioni concrete per scongiurare un dramma sociale di vaste proporzioni”.