Sono 12mila i lavoratori in piazza a Torino che hanno risposto all’appello dei sindacati, per la prima volta nella storia tutti uniti nel chiedere risposte a Stellantis con uno sciopero e una manifestazione. L'annuncio mentre il corteo partito da piazza Statuto sta raggiungendo piazza Castello per i comizi conclusivi.

Michele De Palma, Fiom: “Vogliamo una trattativa vera e la vogliamo a palazzo Chigi”

“Noi oggi incrociamo le braccia con la città di Torino. Vogliamo una trattativa vera e la vogliamo a palazzo Chigi perché vogliamo che si smetta di fare le schermaglie sulle televisioni. Noi vogliamo contrattare con Tavares un piano progettuale e produttivo per gli stabilimenti italiani per garantire l'occupazione non solo di quelli che sono in fabbrica ma anche dei giovani”. Lo afferma il segretario generale della Fiom, Michele de Palma, che partecipa al corteo di Torino per Mirafiori.

“Sono più di dieci anni che i lavoratori di Mirafiori sono in cassa integrazione e non si fanno assunzioni, escono lavoratori e non entrano giovani. Si sta riducendo sempre più la capacità produttiva a Torino, qui si devono progettare e produrre 200.000 auto perché questo ha effetti sull'indotto”, ha aggiunto De Palma.

Giorgio Airaudo, Cgi Piemonte: “Tavares riduca un po’ i suoi profitti e aumenti gli investimenti per creare lavoro a Mirafiori e in Italia”

“È una buona giornata che deve prepararne delle altre perché abbiamo bisogno di non fermarci e di avere risposte da Tavares e dal governo. Basta giocare con le lavoratrici e i lavoratori di Mirafiori”. Così il segretario della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, a commento della manifestazione unitaria promossa dai sindacati a sostegno del bilancio produttivo di Mirafiori e dell'intero comparto automotive. '

“Vogliamo liberare i lavoratori perché dal governo ci aspettiamo di essere rappresentati in quanto cittadini e cittadine e da Tavares ci aspettiamo che in quanto datore di lavoro riduca un po' i suoi profitti e aumenti gli investimenti e dia lavoro e occupazione a Mirafiori e all'Italia”.

Anche la Curia in piazza a Torino

“La manifestazione di questa mattina contribuisce a riaccendere l'attenzione di tutta la città sul tema del lavoro in generale, partendo dalla vicenda Stellantis”. Lo sottolinea il direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro dell'arcidiocesi di Torino, Alessandro Svaluto Ferro, presente stamani alla manifestazione in rappresentanza dell'Arcidiocesi di Torino. “Viviamo una crisi che riguarda non solo i lavoratori e le lavoratrici di Stellantis, ma tutta la città e – aggiunge Svaluto Ferro –, la grande partecipazione alla manifestazione di questa mattina rappresenta una presa di consapevolezza importante, perché ha mostrato il coinvolgimento di tutto il territorio, compresa naturalmente la Chiesa torinese. Dobbiamo partire da questa mattinata – auspica il direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro – per ricostruire un dialogo fruttuoso con Stellantis, perché il rapporto con l'industria e il mondo dell'automotive in particolare è strategico per la nostra città. Non possiamo fare a meno di ragionare attorno al futuro di Mirafiori, al fatto che rimane uno stabilimento chiave produttivo per il settore automotive italiano ed europeo. Servono risposte certe, concrete. Non possiamo più attendere, siamo preoccupati, anche perché di attendismo si può anche morire”.

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