C’è un filo rosso che lega il Primo Maggio a Potenza e le tre manifestazioni unitarie organizzate da Cgil, Cisl e Uil nello stesso mese (il 6 Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli): “Stiamo facendo assemblee in tutti i luoghi di lavoro, da quelli classici industriali, agli ospedali, ai centri commerciali e logistici. Stiamo parlando con tutte le persone: gli stiamo chiedendo di stare in piazza con noi perché è il momento di mobilitarci per portare a casa dei risultati e di cambiare politiche sociali ed economiche sbagliate”. Così in questo podcast il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini rispondendo ai giornalisti prima della conferenza stampa in Rai per la presentazione del concerto del Primo maggio.

Per questo, aggiunge, “se entro il 20 maggio non ci saranno risposte, la mobilitazione dovrà proseguire e insieme ai lavoratori si sta discutendo in quali forme e quali modalità”. Le priorità per il sindacalista sono i salari, il fisco, la sanità e la lotta alla precarietà che colpisce i giovani “che continuano ad andarsene dal nostro paese”. 

Per raggiungere questi obiettivi “occorre preparare un terreno che unisca tutto il mondo del lavoro, dai giovani e  precari fino ai pensionati, perché le politiche attuali stanno facendo tornare indietro il nostro paese”.

Tutti temi, compresa l’istruzione, “su cui non ci sono confronti aperti e sui quali anche il Documento di programmazione economica non dà risposte. Il governo non ha messo un euro per il rinnovo dei contratti pubblici”, mentre “è sotto gli occhi di tutti che abbiamo un’inflazione tra le più alte in Europa e i salari tra i più bassi in Europa”. 

Quindi, ha concluso Landini, “il Primo Maggio per noi significa lanciare questa mobilitazione e non a caso abbiamo deciso di mettere al centro i 75 anni della Costituzione perché la nostra è una repubblica democratica fondata sul lavoro, mentre oggi sembra fondata piuttosto sullo sfruttamento e sulla precarietà del lavoro e queste cose vanno sostanzialmente cambiate”. Il segretario generale della Cgil rimarca infine come “ogni giorno si continui a morire sul lavoro e il governo ha liberalizzato il subappalto dove come è noto ci sono meno tutele e meno diritti”.