I sindacati chiedono che la Giunta capitolina dia "immediatamente garanzie ai lavoratori e alle lavoratrici di Roma Metropolitane" perché"continuare in questo modo non è più possibile". 

In una nota i segretari generali di Filt CGIL Roma e Lazio, Eugenio Stanziale, Fit CISL del Lazio, Marino Masucci, e Uil Trasporti Lazio, Maurizio Lago, unitamente alle segreterie regionali affermano: "La sede aziendale è chiusa da mesi, l'operatività è minata nelle sue fondamenta, le lavoratrici e i lavoratori provvedono con i propri mezzi a portare avanti le attività per la città, e l'ultimo stipendio che hanno ricevuto è quello di gennaio, se non si considera il misero acconto sulle loro retribuzioni del mese di febbraio".

"Nella giornata di ieri - proseguono - abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso del ritiro delle macchine fotocopiatrici dalla sede di via Tuscolana, avvenuto dopo numerosi solleciti della ditta da cui erano noleggiate, per l'insolvenza dell'azienda. Fatto ancor peggiore, abbiamo ricevuto la notizia del pignoramento dei conti societari avvenuto da parte delle ditte Metrofil e De Sanctis costruzioni, per una sentenza del 2020 a loro favorevole, ma mai pienamente onorata da Roma Capitale". Le società "hanno deciso di rivalersi sui crediti che Roma Metropolitane vanta nei confronti del Comune".

"Siamo stanchi di ripetuti e inutili incontri che non risolvono mai nulla ma rimandano continuamente una possibile soluzione, con il gabinetto del sindaco, l'assessore alla Mobilità e il liquidatore di Roma Metropolitane - sostengono i sindacati -. Abbiamo assistito a diversi cambi di strategia da parte del socio unico per la risoluzione di questa vertenza, con esiziale spreco di tempo e senza che siano mai state prese veramente in considerazione le proposte del sindacato; oggi dobbiamo constatare che nessuna si è rivelata concreta ed efficace per fare uscire l'azienda dalle sabbie mobili. Al contrario, notiamo un pericoloso e costante avvitamento verso il baratro".

E ancora, "l'attuale maggioranza al governo della città, anche per voce dello stesso sindaco Gualtieri, in campagna elettorale aveva promesso concertazione. Dopo un anno e mezzo dobbiamo amaramente constatare che non si hanno risposte per le giuste istanze del sindacato, semplicemente si decide di perdere tempo, che non è certo una strategia ma una assenza di idee".

"A Roma Metropolitane - concludono i sindacati - ci sono 115 lavoratrici e lavoratori ai quali, al momento - e in triste continuità con quanto accaduto durante la precedente amministrazione - sono negati tutti i diritti. Avvieremo, pertanto, un'importante mobilitazione a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, e non ci fermeremo sino a che la Giunta non sarà in grado di presentare un dettagliato piano di risoluzione della situazione e tempistiche certe per la sua realizzazione. Il protrarsi di questa situazione indecente non è degno della Capitale". Sis 20230405T113440Z